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Salvini un’altra volta? “Piazza Verdi ha mostrato qual è la risposta”

E per questo sabato Forza Nuova annuncia presidio a San Lazzaro. Cua: giornate contro la Lega “hanno lasciato il segno”. Ieri nuova autoriduzione in mensa: “Non aspettaremo i lunghi tempi dei vertici dell’ateneo e dell’Ergo”.

08 Giugno 2016 - 16:12

Piazza Verdi si barrica (foto Zic)Il leader leghista tornerà  in città venerdì 17 per sostenere la corsa di Lucia Borgonzoni, che il 19 giugno se la vedrà al ballottaggio con il sindaco in carica Virginio Merola. Secondo il Cua, intervenuto ieri prima che fosse resa nota la data, occorrerà decidere il da farsi “in base al contesto, spetterà ai tanti che in città hanno animato un anno di risposte alle calate leghiste”.

Peraltro, non è l’unica visita sgradita ad annunciarsi: Forza Nuova sarà sabato in presidio davanti al Comune di San Lazzaro sfidando l’intenzione recentemetne espressa dall’Amministrazione di modificare il regolamento sulla concessione di suolo pubblico in modo da poterlo negare a chi non si riconoscesse nei valori dell’antifascismo. I neofascisti sostengono di aver già avuto il via libera della Questura.

Tornando alla zona universitaria, le giornate di occupazione di piazza Verdi, aggiungono gli studenti del Cua, “hanno dimostrato la risposta che in tanti siamo riusciti a dare ad una provocazione di quel tipo”. L’occupazione di una settimana fa “ha lasciato il segno”, si è visto “cosa vuol dire far vivere questa zona quotidianamente e su valori antirazzisti”. Certo, attorno alla cittadella universitaria non mancano le tensioni, ma per gli attivist quel che serve è attivare “meccanismi partecipativi per decidere come risolvere i problemi”.

Il collettivo ne ha parlato ieri presentando in conferenza stampa la settima edizione del festival “Batti il tuo tempo”, la kermesse, come la definiscono gli attivisti “della zona universitaria ribelle e antagonista”, in opposizione ai progetti che sulla zona universitaria propongono “ingerenze riformatrici, gentrificatrici e spesso reazionarie”. Sante Notarnicola e Marco Philipat sono due dei nomi coinvolti nella “piazza letteraria” prevista oggi proprio davanti al Teatro Comunale.

Ieri è stato anche anche il giorno di una nuova autoriduzione alla mensa di piazza Puntoni: “Torneremo, pronti a bloccare le casse della mensa, anche a costo di fornire un pranzo alternativo (a prezzi ultra-accessibili) per tutti coloro che vorranno mangiare”, promettono. Così il collettivo in un comunicato stampa: “La mobilitazione contro il caro-mensa dopo due mesi di attività intensa e partecipata da centinaia di studenti non si ferma e torna a farsi sentire. In attesa che l’università ed Er.Go si decidano a formalizzare un incontro sui servizi studenteschi come la mensa, la campagna Mo’ Basta prosegue decidendo di non aspettare i lunghi tempi dei vertici universitari. Di fronte ad un attraversamento sempre maggiore che vede anche i borsisti voler prendere parte a questa mobilitazione, si è iniziato a porre come rivendicazione della campagna anche la possibilità per gli assegnatari della borsa di studio di avere un accesso gratuito in mensa come nelle altre università d’italia. Nel frattempo, da settimana scorsa, si è iniziato a porre la possibilità anche per i borsisti di accedere almeno ad un pranzo autoridotto di 3 euro. Oggi, nuovamente posta l’istanza e poi rifiutata da parte dei direttori della mensa, abbiamo deciso di bloccare le casse per oltre mezz’ora denunciando la gravità della situazione. L’esigenza di un pasto più accessibile non è un capriccio, è una necessità che siamo pronti a portare avanti con costanza e determinazione.I tempi morti che vengono lasciati tra una comunicazione e l’altra da parte dell’università ci spingono a far si che l’autoriduzione non diventi più un eccezione, ma una pratica inclusiva per tutti, anche per chi dispone di un badge caricato con i soldi della propria borsa di studio. Soldi risparmiabili per altri bisogni o servizi dispendiosi per noi studenti. La mobilitazione dunque non si ferma e si rilancia subito a Martedì prossimo, sempre dalle 12.00 davanti a Zamboni 36, tornando a rivendicare la possibilità per tutti di mangiare a 3 euro durante l’autoriduzione. Questa volta però torneremo pronti a bloccare le casse della mensa, anche a costo di fornire un pranzo alternativo ( a prezzi ultra-accessibili )per tutti coloro che vorranno mangiare. Siamo stanchi di essere presi in giro, vogliamo un pasto e lo vogliamo a 3 euro”.