Acabnews Bologna

Caro mensa, l’Ateneo risponde alla richiesta di un tavolo

Cua: “Un primo segnale. Sta a noi fare in modo che da questa possibilità si aprano effettivamente risposte, per questo martedì prossimo torneremo in mensa per una nuova autoriduzione”.

28 Maggio 2016 - 17:00

Mensa, solo la lotta paga: i primi segnali da parte dell’Università

cuaSette autoriduzioni complessive, centinaia di studenti che hanno attraversato le iniziative, più di duemila pasti autoridotti, momenti di comunicazione e sensibilizzazione ed occupazione del rettorato; ancora una volta abbiamo dimostrato che solo l’autorganizzazione e la determinazione delle lotte portano a risultati concreti. Nonostante i temporeggiamenti e la totale assenza di risposte che si sono date nelle scorse settimane da parte della governance Unibo, finalmente l’università comincia a dare i primi segnali positivi, contattandoci e rispondendo alla nostra richiesta di apertura di un tavolo. Ora sta a noi fare in modo che da questa possibilità si aprano effettivamente risposte, per questo martedì prossimo torneremo in mensa per una nuova autoriduzione!

Quel tavolo sarà l’occasione in cui tutte e tutti avremo la possibilità di rivendicare ciò che ci spetta in faccia ad Ubertini, l’uomo che trova il tempo per stringere la mano a Salvini e Borgonzoni ma non per incontrare gli studenti, nemmeno quando occupano il rettorato.

Avremo l’occasione per sbattere in faccia alla governance universitaria il fatto che la mensa bolognese è la più cara d’Italia e che non è accettabile che gli studenti paghino sei euro per un pasto. In queste settimane abbiamo dimostrato che tre euro sono il prezzo giusto e che non abbiamo intenzione di pagare un centesimo in più.

A partire dal servizio della mensa, vogliamo riprenderci tutto ciò che ci spetta. Anche questa volta la lotta si dimostra l’unica possibilità reale di conquistare diritti! Adelante!

Cua