Acabnews Bologna

Riders, se l’azienda dichiara ma non fa

Fattorini a confronto con Glovo dopo lo sciopero di una settimana fa: “Atteggiamento fintamente collaborativo, le cose sono destinate a peggiorare”. Sciopero alla toyota, Usb: “Usa le ferie per chiudere lo stabilimento”.

18 Febbraio 2018 - 12:42

“Siamo andati allo sportello aziendale settimanale per esporre di persona le nostre ragioni dopo lo sciopero di domenica. In particolare, abbiamo chiesto una copertura assicurativa sugli infortuni e un minimo orario dignitoso. Glovo ha risposto che stanno pensando di introdurre una assicurazione. Peccato però che è la stessa cosa dichiarata due mesi fa alla stampa e ad oggi nessun passo avanti concreto è stato fatto. Nulla ci è stato detto su tempi e modalità della eventuale copertura”. Lo riferisce Riders Union, su Facebook, proseguendo così: “Rispetto al minimo salariale, l’azienda ha confermato di volerlo ridurre ulteriormente e introdurre progressivamente il cottimo assoluto con la scusa che prima o poi faremo abbastanza ordini per guadagnare quanto prendavamo prima (8 euro lordi). Da un paio di settimane invece percepiamo 4.40 euro netti all’ora (la cifra più bassa tra i riders bolognesi)! Le cose quindi sono destinate a peggiorare. Davanti a questo atteggiamento fintamente collaborativo non possiamo che continuare a mettere in campo azioni di protesta affinché la dignità del nostro lavoro venga riconosciuta. Nei prossimi giorni torneremo a farci sentire…”. I riders, intanto, hanno avuto anche un botta e risposta (nato in tv) con Carla Cantone, ex segretaria dello Spi-Cgil e oggi candidata al Parlamento per il Pd a Bologna: “Ci ha fatto sorridere la dichiarazione della candidata del Pd Carla Cantone che, nel corso della puntata di Agorà, a seguito del servizio sulle nostre condizioni di lavoro, ha espresso la volontà di incontrarci e ascoltare le nostre rivendicazioni. Se lo sdegno che ha manifestato è genuino, e non si tratta di mera campagna elettorale, ci teniamo a dare una semplice risposta: se vogliono incontrarci devono impegnarsi a cancellare le riforme del lavoro dell’ultimo ventennio che hanno sostenuto e promosso, da ultimo il Jobs Act. Questa è la condizione di base, siamo stufi delle prese in giro”.

Parlando ancora di lavoro, nei giorni scorsi Usb ha proclamato alla Toyota uno sciopero di un’intera giornata “di fronte alla scelta dell’azienda di utilizzare ferie e permessi dei lavoratori per una chiusura collettiva. I lavoratori e le lavoratrici hanno il diritto di riprendersi il tempo davanti ad un’azienda che troppo spesso colloca in ferie forzate per poi subito dopo chiedere recuperi delle ore perse”.