Nelle ultime settimane si sono verificati “decine e decine” di casi, segnala il Coordinamento Migranti, spiegando che secondo la Prefettura questi richiedenti asilo hanno guadagnato in un anno più dei 5.900 euro dell’assegno sociale, “cifra che a Bologna non basta nemmeno per affittare una stanza”.
Nelle ultime settimane la Prefettura di Bologna ha “espulso decine e decine di richiedenti asilo dai centri di accoglienza e chiesto loro di ripagare il ministero con cifre che superano i 20.000 euro”. Lo segnala il Coordinamento Migranti, condividendo sui social una testimonianza video riguardante questa situazione. Secondo la Prefettura i migranti interessati “hanno guadagnato in un anno più dell’ammontare dell’Assegno sociale, ovvero più di 5.900 euro- continua il Coordinamento- e secondo i regolamenti devono uscire dai circuiti dell’accoglienza. A tutti i migranti che nell’ultimo anno hanno guadagnato più di questa cifra, che a Bologna non basta nemmeno per affittare una stanza, è stato consegnato un foglio di espulsione dal centro, anche se non avevano un altro posto dove andare a vivere, ed è stato chiesto un rimborso esorbitante. Un rimborso che i migranti dovrebbero pagare per i due anni passati in camerate da 14 persone, per i due anni di pandemia in cui hanno lavorato e guadagnato dei salari da fame per mandare avanti i profitti dell’Interporto e per far arrivare le merci nei supermercati, nelle case e per rispondere alle esigenze della crisi pandemica, per i due anni in cui la legge stessa ha bloccato le espulsioni dai centri per contenere il rischio sanitario”.
Continua il comunicato: “Abbiamo ricevuto segnalazioni che la stessa cosa sta succedendo anche in altre città in Italia. L’ispettorato del lavoro dice di non poter effettuare adeguati controlli sulle imprese perché mancano gli ispettori, e così aumentano i morti e gli infortuni sul lavoro. A quanto pare però non mancano mai né il tempo né il personale per controllare i migranti e chiedere rimborsi da decine di migliaia di euro per un’infrazione evidentemente senza senso. A Bologna tutto questo succede dopo che i migranti con le loro lotte e le loro proteste hanno denunciato le condizioni di invivibilità delle strutture di accoglienza e dei grandi centri come il Mattei, quelle per le quali adesso la Prefettura vorrebbe addirittura un rimborso. Dopo queste lotte il Comune si è impegnato a chiudere il centro Mattei, ma deve essere chiaro che non accettiamo che questo avvenga colpevolizzando i migranti, sbattendone in strada a centinaia e indebitandoli per decine di migliaia di euro. Le richieste di rimborso sono punitive, oltre che ridicole, e il prefetto e la ministra Lamorgese sanno bene che non vedranno un euro. Vogliamo che vengano ritirate e soprattutto che la facciano finita una volta per tutte con queste pratiche amministrative che rapinano i migranti in ogni momento”.