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Riaperto il cancello dell’ex Masini: “La compri il Comune” [foto]

Dallo sgombero dell’agosto 2017 l’area è rimasta inutilizzata. Làbas: “Luogo dal valore storico e culturale enorme, che appartiene all’identità antifascista della città. Non si continui a perseguire la strada della speculazione e della privatizzazione selvaggia”.

12 Luglio 2021 - 16:52

Tra pochi giorni saranno passati quattro anni dall’intervento di polizia che restituì alla polvere uno spazio che per quasi un quinquennio era stato reso disponibile al quartiere e alla cittadinanza, animato da innumerevoli momenti culturali e aggregativi. Questa mattina, però, Làbas ha riaperto le porte dell’ex caserma Masini di via Orfeo, poche ore prima della discussione, prevista oggi in Consiglio comunale, della delibera di Giunta che contiene l’accordo di programma sulla riqualificazione di tre aree ex militari di proprietà di Cassa depositi e prestiti immobiliare (oltre alla Masini si parla anche delle ex caserme Mazzoni e Sani).

Scrive il collettivo: “Siamo tornati temporaneamente dove tutto è cominciato, non per noi, ma perché crediamo nella restituzione di un bene comune alla città. A seguito dello sgombero avvenuto 4 anni fa, l’ex caserma Masini è tornata all’abbandono, al degrado, all’incuria, chiusa e inaccessibile. Oggi, mentre il tempo continua a consumare quello è stato un luogo di socialità, solidarietà e di organizzazione dei bisogni di migliaia di persone, in Consiglio Comunale si vuole approvare una delibera che ratifica l’accordo tra Comune e Cassa Depositi e Prestiti sulla destinazione d’uso di quest’area: alberghi, appartamenti privati, parcheggi. Si continua insomma a perseguire la strada della speculazione e della privatizzazione selvaggia, nonostante siano noti da tempo i vincoli della Soprintendenza che tengono lontani gli investitori e rendono quasi impossibile realizzare questi progetti. L’ex caserma Masini è infatti un luogo dal valore storico e culturale enorme, che appartiene all’identità antifascista di Bologna. Proprio per questo vogliamo che finalmente si cominci a ragionare di quella che sembra un’utopia ma che invece è ciò di quanto più realista si possa fare: acquisire pubblicamente l’ex caserma Masini per restituirla alla sua gente, non a qualcuno e non al profitto. Cominciamo dagli usi civici temporanei, passaggio che si sta riuscendo a conquistare all’interno del dibattito istituzionale grazie alla spinta che abbiamo portato all’interno di quel livello di discussione, ma lavoriamo affinché il bene comune possa essere definito veramente tale. Il bilancio del Comune di Bologna lo permetterebbe, soprattutto con l’iniezione di fondi del PNRR”.