Accolta la richiesta di Unifica Holding, proprietaria dello stabile di viale Aldini. Adl: “Ci è sempre stato negato il confronto”.
Apprendiamo dalle pagine de “Il Resto del Carlino” che la procura avrebbe accolto la richiesta di sequestro fatta dalla “proprietà” (se così si può definire chi lascia marcire spazi abitativi) Unifica Holding tramite il presidente Gianluca Muratori per quanto riguarda Villa Adelante, l’occupazione di viale Aldine 116.
Ricordiamo che in molti modi abbiamo provato ad aprire un dialogo di trattativa con Muratori, ma il confronto ci è sempre stato negato, mentre si è sempre consumato sulle pagine dei giornali.
La notizia odierna arriva dopo più di 6 mesi nei quali cittadini italiani e migranti, famiglie con bambini minori, studenti, precari, pensionati hanno riqualificato gli spazi abbandonati da anni, in cui hanno cominciato ad avere una vita degna, riuscendo a trovare stabilità, una occupazione e in alcuni casi anche la sicurezza per poter crearsi una famiglia (ricordiamo un mese fa l’arrivo della piccola Anna Maria).
Tali minacce di sequestro e sgombero giungono in un momento in cui la città di Bologna è in prima linea per l’accoglienza di chi fugge da guerre devastanti e si propone come capitale della cultura Rom e Sinti, anche in vista della manifestazione nazionale di questo sabato; in una fase che fa registrare importanti segnali in direzione del rifiuto dell’infame articolo 5 del Piano Casa (come il riallaccio del servizio idrico in stabili occupati) e che ci vede protagonisti di un tavolo di confronto con le istituzioni comunali sull’abolizione di fatto del divieto alla residenza per gli occupanti e sulla stabilizzazione e regolarizzazione delle occupazioni stesse.
Dentro questa cornice l’azione di Muratori e della procura stona chiaramente. Ancora una volta ci dichiariamo disponibili alla creazione di un tavolo di trattativa con Comune e proprietà (tavolo finora negatoci dalla proprietà), come abbiamo sempre auspicato.
Manifestiamo allo stesso tempo il nostro profondo dissenso nei confronti di ogni atto, come sequestro o minacce di sgombero, che metta in pericolo il diritto conquistato da quasi 30 persone, tra le 3 settimane e i 68 anni, ad avere una casa degna.
Villa Adelante non si tocca!
Adl Cobas Emilia Romagna – campagna #ioccupo