La Regione, inoltre, aveva annunciato screening per le scuole da lunedì scorso con tamponi rapidi in farmacia ogni due settimane (anziché una volta al mese): “Diverse farmacie ci hanno risposto di non essere al corrente di questa novità e diverse persone si sono sentite rifiutare la richiesta”.
“Le scuole superiori hanno riaperto da tre giorni e da tre giorni stiamo monitorando la situazione dal punto di vista logistico e sanitario. Nessuna illusione: nonostante le garanzie dateci dai nostri amministratori, sappiamo che questo rientro presenta delle criticità, aggravate dai lunghi mesi di interruzione, che hanno bisogno di tempo e dell’impegno di tutti e tutte per essere risolte. Il dispiegamento di personale che si occupi di evitare assembramenti fuori dalle scuole ma, soprattutto, che favorisca il corretto accesso a treni e autobus, è ad oggi insufficiente. Ci sono stati segnalati autobus pieni, ben oltre la capienza massima, seguiti immediatamente da mezzi della stessa linea completamente vuoti”. Lo denuncia il nodo bolognese di Priorità alla scuola.
Prosegue il post pubblicato sui social network: “La presenza di personale che segnali agli studenti l’arrivo di altri mezzi e che regoli l’accesso alle vetture sarebbe sufficiente a ridurre drasticamente il rischio dato dal sovraffollamento. Gli autobus ci sono. È necessario operare sulla riduzione degli assembramenti (come suggerito dal Tar Emilia Romagna) così da evitare, oltre che i rischi di contagio, un notevole spreco di denaro pubblico. Diversi dirigenti hanno scelto di non avvalersi di assistenti civici, facendo appello al senso di responsabilità dei loro studenti, ai quali però non può essere chiesto di svolgere il ruolo di “controllori”, secondo una dinamica di iper-responsabilizzazione individuale che non può e non deve servire a colmare carenze istituzionali”.
“I treni – si legge poi – non sembrano essere in una condizione migliore, anzi. Ci è stato segnalato che la mattina presto – in particolare sulle linee da e verso Modena e Verona – si va ben oltre il 50% massimo di capacità delle carrozze”
Non solo trasporti. Prorità alla Scuola pone l’accento anche su “una notizia tanto inaspettata quanto avvilente: venerdì scorso, il presidente Bonaccini ha dichiarato che i tamponi rapidi disponibili in farmacia per il monitoraggio delle scuole sarebbero stati disponibili ogni 2 settimane (e non una volta al mese) a partire da questo lunedì. Tuttavia diverse farmacie ci hanno risposto di non essere al corrente di questa novità e diverse persone si sono sentite rifiutare la richiesta di effettuare il tampone. Questa modalità di screening non è quella che come Priorità alla Scuola abbiamo richiesto alla Regione. La nostra richiesta prevede di effettuare lo screening direttamente nelle scuole e con un altro modello organizzativo: e continuiamo a chiederlo. Tuttavia, per consentire a tutti un rientro in serenità è necessario che tutti e tutte abbiano la possibilità di effettuare il tampone. In attesa di nuovi incontri per avviare la campagna di screening, chiediamo quindi che la Regione mantenga la parola data e lavori attivamente alla riduzione del rischio di contagio. È importante non solo per la scuola, ma per tutto il resto della società”
In conclusione, “il rientro a scuola è stato motivo di grande preoccupazione per tutt* noi, genitori, docenti, ragazzi e ragazze. Dopo aver rimesso piede in aula, sullo stato di agitazione ha prevalso qualcos’altro: la sensazione di aver superato un ostacolo che sembrava insormontabile. Persone che avevano espresso forti riserve sull’opportunità della riapertura si sono dichiarate felici per questo rientro.Il problema non è alle nostre spalle, stiamo convivendo con molte difficoltà, ma è forte la sensazione che l’energia positiva di questi giorni ci possa aiutare a superarle”.