Cua: “Questa piazza è nostra, perchè dovremmo chiedere un’autorizzazione?”. Bartleby: “Si tenta di alzare il livello della tensione e zittire le forme di resistenza e socialità”.
Nonostante l’arrivo di Vigili urbani, Digos, poliziotti e carabinieri in tenuta anti-sommossa, l’iniziativa del Cua in piazza Verdi è proseguita ed il tentativo di sgombero da parte delle forze dell’ordine è andato a vuoto. I momenti di maggiore tensione si sono verificati quando i Vigili hanno tentato di portar via le casse del sound system, dovendosi però arrendere all’opposizione di chi ha ribadito con determinazione il diritto a far vivere la piazza con iniziative di libera socialità. La situazione poi si è tranquillizzata, fino alla conclusione dell’iniziativa. “Questa piazza e’ sempre stata nostra e non vediamo perche’ dobbiamo chiedere l’autorizzazione per stare qui”, affermano gli attivisti del Cua.
Sull’episodio “grave e sconcertante” di oggi interviene anche Bartleby “Siamo convinti che studenti e studentesse non siano un problema, né di ordine pubblico né di degrado, sono attori principali nel rendere Bologna un luogo di incontro e di condivisione di cultura e saperi, e attraverso iniziative culturali, sociali e politiche, producono ricchezza per questa città”, commenta il collettivo in un comunicato. “Ci sembra che questo genere di vicende cerchi solo di spostare l’attenzione dai veri problemi che quotidianamente, a causa della crisi e della sua ‘gestione’ politico-tecnica, colpiscono migliaia di persone a Bologna e in tutta Italia. Ci pare evidente il tentativo di alzare il livello della tensione e della repressione- aggiunge Bartleby- di zittire sul nascere quelle forme di resistenza o di creazione di socialità che provano a dare risposte concrete ad alcuni dei problemi posti dalla crisi. Non vogliamo più assistere a provocazioni di questo tipo. Fuori la polizia da piazza verdi! Complici e solidali con la piazza che resiste!”.