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Per Gd e Cirfood “pronta denuncia per attività antisindacale”

Doppia diffida di Usb sulla mensa dello stabilimento: “Diritto di assemblea negato” e operatori costretti a lavorare in “condizioni di estrema difficoltà”. I riders tornano in piazza: sabato giornata transnazionale di mobilitazione.

28 Novembre 2018 - 16:07

E’ “pronta una denuncia per attività antisindacale” per la Gd e la Cirfood. Lo annuncia l’Usb Lavoro privato, spiegando: “Le lavoratrici e i lavoratori dell’appalto mensa della Gd di Bologna hanno aderito in massa a Usb che è diventata così primo sindacato nella Cirfood in Gd, colosso della ristorazione con sede a Modena. Tuttavia, testimoniando un profondo disprezzo della democrazia e dei diritti dei lavoratori, la Cirfood nega il riconoscimento dei delegati Rsa Usb e nega loro il diritto di assemblea. In evidente complicità con Cirfood, il management della Gd, violando una precisa regola contrattuale, ha negato il semplice utilizzo della sala Rsu per incontrare i lavoratori Cirfood. Un fatto gravissimo per un’azienda che vanta una particolare sensibilità sociale sul territorio”. Per queste ragioni “abbiamo inviato una diffida a entrambe e nei prossimi giorni, se non avremo risposte positive, procederemo con la denuncia per condotta antisindacale”, continua l’Usb. “Le lavoratrici e i lavoratori della Cirfood lavorano in condizioni di estrema difficoltà: spazi angusti, locali poco areati in una cucina, quella di Gd di via Battindarno a Bologna, che non è adeguata per i circa 2000 pasti che quotidianamente si preparano. Sono gli stessi lavoratori che garantiscono i rinfreschi al Mast, andando così ben oltre la normale giornata lavorativa. Insieme a loro costruiremo una piattaforma rivendicativa per migliorare ambiente, condizioni di lavoro, aumentare i salari e i diritti. Non ci fermeremo”.

Intanto, tornano in piazza i ciclofattorini. “A fine ottobre come Riders Union Bologna– scrive la sigla autorganizzata- siamo stati a Bruxelles, per partecipare ad un’assemblea transnazionale a cui hanno aderito diversi collettivi e associazioni di riders da più di 35 città in Europa che, come noi, si battono per ottenere diritti e dignità che le piattaforme del food-delivery continuano a negare in tutto il continente. In questa assemblea è stata individuata come data di mobilitazione generale l’1 dicembre: in tutta Europa quel giorno i riders scenderanno in strada per far sentire la propria voce! A Bologna abbiamo deciso di convocare un presidio sotto le due torri, nel centro della città, a partire dalle ore 16. Le nostre rivendicazioni sono quelle di sempre, visto che i miglioramenti, dopo tanto tempo, ancora stentano ad arrivare”. Sul piano nazionale, “al tavolo le piattaforme continuano a mostrare il loro volto feroce, ed il governo a tergiversare. Per noi è essenziale che si arrivi al più presto ad una soluzione legislativa o contrattuale che ci garantisca salario orario (no al cottimo!) dignitoso ancorato al Ccnl della Logistica, assicurazione Inail, contributi Inps, monte ore garantito, libertà sindacali e il riconoscimento formale del nostro lavoro”. Sul piano territoriale, “in assenza di una soluzione strutturale a livello nazionale, è necessario ripartire dalla Carta dei diritti sottoscritta a Bologna. Chiediamo che chi l’ha firmata- Sgnam/My Menù- la rispetti, modificando i contratti in essere mediante un confronto e una trattativa con noi; che le piattaforme non firmatarie la sottoscrivano e mostrino concretamente l’interesse di migliorare le condizioni di lavoro dei riders; che il Comune vigili sull’accordo e sulla sua applicazione, mettendo in campo misure disincentivanti per chi non rispetta i principi sanciti dalla Carta”. Per tutto questo “saremo in piazza sabato 1 dicembre, perché il tempo dell’attesa è finito: mobilitiamoci ed organizziamoci insieme per dire basta allo sfruttamento e conquistare diritti! Il presidio è aperto alla cittadinanza e a chiunque sia solidale con la nostra lotta. Avanti riders, non per noi ma per tutt*!”.