Attualità

Palestina / Appunti di viaggio: “Targhe”

La seconda corrispondenza dalla Palestina firmata da Simone. “Immaginate di comprare una macchina e di poterla usare solo in Molise…”

31 Ottobre 2012 - 12:18

Le macchine israeliane hanno una terga gialla. Con una bella bandierina bianca e blu con una stella di davide in mezzo.

Le macchine palestinesi hanno una targa verde. Se sono al di là del muro. Se sono al di qua, a Gerusalemme, per esempio, hanno invece la targa gialla. Con l’odiata bandierina e scritta IL, in ebraico e anche in arabo. Che sappiano bene che non sono Palestinesi, che la linea verde di confine del 1967 è roba obsoleta. Ormai siete nostri (schiavi). Siete israeliani (di serie c), cazzo, ce l’avete scritto anche sulla targa! Cosa dobbiamo fare di più per farvelo capire, tatuarvelo su un braccio?

In Israele non ci sono targhe verdi. I palestinesi comprano la loro bella macchinina (e che ringrazino che non li facciamo andare a dorso di mulo!), ma che si scordino di uscire dalla loro cazzo di paese in macchina. Se voglioni uscire che ci vadano a piedi.
Immaginate di comprare una macchina e di poterla usare solo in Molise. Al limite fino a Foggia. Però poi al Molise togliete le colonie, le strade riservate ai coloni, i territori vicini al muro ed ai confini, quelli adiacenti agli avamposti militari.
E se dal Molise voglio andar in Abruzzo?
Ti attacchi.

In Palestina scopri che la dignità è anche una questione di targa. E se ce l’hai verde (come la speranza, curioso, no?) sono solo cazzi tuoi.

Simone