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Occupata la tangenziale: “La Regione agisca subito per l’emergenza climatica”

Extinction Rebellion: “La crisi è qui e ora, come reso evidente dalle 17 morti e oltre 30 mila persone sfollate nella nostra Regione nel mese di maggio a causa dell’emergenza metereologica e idrogeologica”.

10 Giugno 2023 - 18:12

Extinction Rebellion ha occupato un tratto della tangenziale (presso i cantieri del Passante di Mezzo) “per denunciare le responsabilità dell’amministrazione regionale nell’attuale situazione emergenziale e chiedere un cambiamento radicale nelle politiche ecologiche regionali. Il movimento chiede la revisione del Patto per il Lavoro e per il Clima attraverso un’Assemblea Cittadina regionale e l’introduzione dell’obiettivo regionale di neutralità climatica al 2030”.

Prosegue il collettivo: “La crisi climatica è qui e ora, come reso evidente dalle 17 morti e oltre 30 mila persone sfollate nella nostra Regione nel mese di maggio a causa dell’emergenza metereologica e idrogeologica. Sono altresì evidenti le responsabilità politiche dell’Amministrazione regionale in questa crisi. La Regione Emilia-Romagna è la prima in Italia per consumo di suolo in aree a rischio alluvione. L’Amministrazione porta avanti politiche ecocide che non rispondono alle necessità di mitigazione e adattamento all’emergenza eco-climatica: continua a finanziare con fondi pubblici attività e grandi opere ad alto impatto carbonico, a cementificare e consumare suolo. Tali politiche non sono state messe in discussione dall’agenda climatica regionale, il Patto per il Lavoro e per il Clima, che ha obiettivi scandalosamente inadeguati, quali la neutralità climatica al 2050, ed è priva di strumenti per perseguirli. Infatti, la quasi totalità delle oltre 70 realtà ecologiste che sono state chiamate a contribuire alla stesura del documento sono rimaste insoddisfatte: è recente la notizia dell’uscita di Legambiente dal Patto. Il progetto di allargamento dell’autostrada e della tangenziale del Passante di Mezzo è l’esempio più evidente della miopia politica delle istituzioni regionali rispetto alla crisi in corso, poiché alimenta le cause più profonde dell’emergenza dello scorso maggio. Anche di fronte alla tragica evidenza che l’emergenza climatica è sotto i nostri occhi, le istituzioni regionali non sono capaci di mettere in discussione quello status-quo che mette in pericolo le nostre esistenze. Entreremo in azione perché vogliamo che la nostra Regione si risollevi, ma che riparta in una direzione completamente diversa. Per questo che esigiamo che le istituzioni si attivino immediatamente per raggiungere la neutralità climatica entro il 2030, indicendo un’Assemblea Cittadina regionale che definisca le politiche di adattamento e mitigazione da adottare. Attacchi mediatici e repressione istituzionale non ci spaventano: continueremo a entrare in azione, con amore e rabbia, fino a che non otterremo quello che chiediamo”.