Consiglio comunale approva delibere cohousing via Fioravanti 24, per giovedì annunciata “pastasciutta antifascista” | Crespellano, 43enne muore sul lavoro | Il Padrone di merda in presidio ai cancelli di una società “che deve decine di migliaia di euro ai lavoratori” | Legge discriminazioni, presidio lgbtiq+ domani sotto la Regione.
Dopo la giornata di proteste e le quattro sospensioni della seduta, il Consiglio comunale ha infine approvato nella serata di ieri le due delibere contestate dagli attivisti dell’Xm24 e dal presidio di solidali in piazza Maggiore: la variazione di bilancio e il contestuale adeguamento al piano dei lavori pubblici, che prevedono l’intervento di cohousing da realizzare in via Fioravanti al posto dell’attuale sede di Xm24. Intanto per il 25 luglio, data di scadenza dell’ordinanza esecutiva di sgombero per lo spazio di via Fioravanti ma anche anniversario dell’arresto di Mussolini nel 1943, è stata annunciata alla 19.30 una pastasciutta antifascista, in ricordo di quella offerta 76 anni fa dai fratelli Cervi a Campegine (Reggio Emilia). Xm sarà aperto dalla mattina con piscina e yoga, in serata seguiranno una “notte stanca” di letteratura e rock e un reading di Wu Ming 1 e Buthan Clan.
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Agostino, 43enne originario di Torre del Greco, “era dipendente della C.G.D. azienda metalmeccanica di Crespellano nel bolognese e stava guidando un muletto che si è ribaltato, rimanendo così schiacciato dal pesante carico che trasportava”. La dinamica, scrive Usb, “andrà chiarita”, ma “siamo davanti all’ennesimo omicidio sul lavoro”, ultimo di una “statistica di guerra” che il sindacato imputa “alla corsa sfrenata alla massima produttività che sacrifica il diritto alla salute e le norme di sicurezza”. Infatti, “tutta la legislazione degli ultimi vent’anni ha scardinato le tutele e i diritti sociali, lasciando i lavoratori in balia di imprese che mettono al primo posto profitti e produttività. Il rischio non può essere il mestiere di chi lavora”.
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“Oggi (ieri, ndr) siamo stati tutto il giorno presso l’ufficio bolognese di questa holding che deve dare decina migliaia di euro a moltissimi lavoratori, tutti contributi e stipendi non pagati”. A scriverlo ieri sulla propria pagina Facebook è stata la sigla Il Padrone di merda, che ha aggiunto: “Abbiamo saputo che il responsabile recupero crediti di Roma doveva esser presente oggi a Bologna allarmato dalla protesta che i lavoratori stanno creando. Peccato che una volta saputo della nostra presenza gli impiegati si sono barricati in ufficio e il signore non si è proprio presentato. Hanno avuto il coraggio di chiamare i carabinieri (che non hanno potuto dirci nulla) quando gli unici criminali sono proprio loro nascosti nelle loro stanze!”.
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“I gruppi e le soggettività del B-Side Pride e delle altre realtà lgbtiq+ che si riconoscono nel comunicato congiunto di critica all’attuale progetto di legge regionale in corso di approvazione” invitano in rete “al presidio davanti all’Assemblea Legislativa della Regione Emilia-Romagna in viale Aldo Moro a Bologna mercoledì 24 luglio 2019 a partire dalle ore 08.30 ad oltranza per ribadire che la lotta all’omotransfobia non si riduce con l’approvazione di questa legge regionale che non garantirà la nostra autodeterminazione”