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Fridays for future accusa: dal Pd “greenwashing e strumentalizzazione elettorale” | Vicesindaca Pillati gira video in una scuola, Usb: plessi pubblici “non possono essere vetrina di propaganda” | Biglietterie Tper, protesta sotto la Regione, poi giunta convoca tavolo | Vertenza Fabio Perini, venerdì presidio davanti alla Città metropolitana.

22 Gennaio 2020 - 19:33

“Una video-intervista sta girando sui social, di un candidato Pd (ma non solo) che dice di voler improntare la sua politica su una svolta verde. Noi siamo sicuri della buona fede degli attivisti e delle attiviste che gli hanno posto le domande, ma non abbiamo alcuna fiducia nella buona fede del candidato. Come possiamo credere alle manfrine di un partito che è il partito delle grandi opere, come la Tav, della cementificazione e degli sgomberi di spazi occupati, come l’ex caserma Sani o l’ex Telecom o dell’approvazione del Passante di Mezzo?”. Lo scrive Fridays for future Bologna, concludendo che “non è la prima, né sarà l’ultima volta che chi vuole portare sulla propria barca più voti possibili distorce con arroganza e senza rispetto movimenti come il nostro“, ma “la strumentalizzazione, il greenwashing e altre tecniche di annullamento contro chi si oppone allo stato attuale delle cose, sono a noi ben note e non ci fermeranno”.

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Usb stigmatizza un’intervento online della vicesindaca Marilena Pillati: “Cosa significa difendere la scuola pubblica? Di certo non utilizzare le strutture di una scuola per girare un inopportuno spot elettorale che una candidata al Consiglio Regionale dell’Emilia Romagna per il Partito Democratico sta facendo girare su tutti i social”. Prosegue il sindacato: ” La scuola pubblica statale non può essere la vetrina della propaganda elettorale di nessun partito politico ed essere ricordata e citata solo sotto elezioni. Per fare davvero il bene della scuola statale Usb invita i politici a rispettare la scuola, gli studenti e il corpo docente e auspica che nessuna scuola venga mai più strumentalizzata per la pubblicizzazione di una qualunque promessa elettorale”.

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Ancora Usb riferisce che “dopo l’ennesima iniziativa di protesta di lunedì in consiglio comunale, dove all’unanimità è stato votato un ordine del giorno che impegna la giunta a promuovere verso Tper la reinternalizzazione del servizio di bigliettazione, questa mattina i lavoratori e le lavoratrici hanno animato un presidio in Regione, per richiedere un’analoga presa di posizione”. Il sincacato nel pomeriggio ha incontrato l’assessore Raffaele Donini, il quale si è impegnato a promuovere entro febbraio un tavolo tra Regione, Comune e Tper. In attesa di sviluppi rispetto alla segnalazione inviata ad Anac e Corte dei conti “sul conflitto di interessi nella composizione dell’attuale gara d’appalto”, è stata reiterata la richiesta di ritirare il bando: se l’azienda accetterà, Usb si dice “pronta a revocare lo sciopero già proclamato per il 31 gennaio”.

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Sempre Usb aggiorna sulla vertenza Fabio Perini: “Dopo la partecipata assemblea di questa mattina che si è svolta davanti ai cancelli – si spiega – è stato indetto un nuovo appuntamento: per venerdì 24 gennaio la Città Metropolitana ha convocato un primo incontro al tavolo territoriale per iniziare ad affrontare gli annunciati licenziamenti della Fabio Perini. In concomitanza con l’incontro è stato indetto uno sciopero delle lavoratrici e dei lavoratori con presidio sotto la sede” della Città metropolitana in Via Zamboni 13, a partire dalle 12. Sullo storico stabilimento pende la decisione della direzione aziendale di licenziare 66 lavoratori su 118 spostando la produzione a Lucca.