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“Noi siamo internet”, cresce il wifi comunitario di NinuxBo

Associazioni, spazi autogestiti, singoli hacktivisti, cooperano per diffondere la connettività di vicinato, indipendente e aperta a tutti. Lunedì attivata un’antenna a Làbas, poco prima al Berneri, presto a Xm24.

26 Aprile 2015 - 18:12

Antenna Ninux (foto fb Làbas)“Immagina di stendere un cavo telefonico tra te e il tuo vicino. E immagina che il tuo vicino stenda un cavo tra lui e il suo vicino, fino a ricoprire un quartiere o una città. E immagina, grazie a questi cavi di poter parlare gratuitamente con tutta la città, utilizzando una rete telefonica di tutti. Ora immagina, oltre a parlare gratuitamente, di poter scambiare foto o filmati tramite PC, effettuare streaming audio e video, giocare in rete, ospitare siti web o qualsiasi altra cosa che già si può fare con internet. Immagina quindi di eliminare tutti i cavi e di utilizzare le onde radio. Immagina che chi ha una connessione ad internet molto veloce decida di condividerla con chi non ce l’ha e con tutto il vicinato attraverso questa rete. Ecco, ora immagina che ci siano altre persone in giro per il mondo che stiano facendo la stessa cosa e che abbiano come obiettivo quello di collegare tra loro tutte queste reti per creare una rete globale veramente libera, indipendente e di proprietà delle persone. Questa è ninux ed in generale il movimento delle community networks”.

E’ quanto si legge sul “Chi siamo” di NinuxBo, il nodo bolognese di un progetto di rete wireless comunitaria che, al grido di “Noi siamo internet”, è già arrivato a contare oltre 300 antenne in funzione, dal Friuli a Siracusa. Un testo ripreso pochi giorni fa sul profilo facebook di Làbas, che ha annunciato l’installazione di un’antenna negli spazi dell’ex caserma Masini, per fornire connettività garantendo “libertà e autonomia, fuori dall’invasività e dalla strumentalizzazione dei flussi commerciali del web”.

I primi passi del progetto sotto le due torri risalgono al luglio 2013, data delle prime riunioni all’Ofpicina, la sede di via Solferino di RaccattaRaee, l’associazione cittadina volta a “riutilizzare le risorse tecnologiche dismesse”. Nella primavera 2014 è stato l’Hackmeeting nazionale ospitato in città l’occasione per il gruppo bolognese per spiegare il progetto e allargare la partecipazione. A febbraio 2015 è stato il turno di una presentazione in Salaborsa. Intanto le antenne attive a Bologna e dintorni sono già otto: la prima è stata accesa a giugno al Centro sociale Croce di Casalecchio, tra quelle che sono seguite ci sono alcune abitazioni private, quella appena inaugurata a Làbas e una installata recentemente al Circolo anarchico Berneri di piazza di porta Santo Stefano, altro spazio autogestito che ha deciso di investire su questo progetto: lo scorso 20 ha ospitato un’iniziativa di presentazione e per lunedì 27 alle 20 ha in calendario una cena benefit.

NinuxBo è aperto a tutti, c’è una pagina wiki su cui trovare tutte le informazioni necessarie per diventare un nodo Ninux, è possibile iscriversi alla mailing list pubblica o partecipare alle riunioni, ogni primo giovedì del mese alle 20.30 al MakerSpace di RaspiBO in via Canonica 18 a Casalecchio di Reno o il terzo mercoledì presso l’Hacklabbo di Xm24, dove peraltro sarà presto operativa una nuova antenna.