Attualità

Milano / Oggi il summit Ue sul lavoro, manganellate contro i collettivi

In corteo Fiom, sindacati di base studenti, centri sociali. Manifestanti a contatto con la polizia durante il comizio di Landini. Contemporaneamente, occupazione del ministero del Lavoro.

08 Ottobre 2014 - 15:40

(dal sito di Radio Onda d’Urto)

Milano #8O (foto da twitter @HoboBologna)In piazza contro l’austerità. Iniziativa questa mattina a Milano in concomitanza con il summit europeo su lavoro e crescita alla presenza dei leader europei, dalla Merkel a Holland fino a Barroso. Un summit che punta a parlare di occupazione in un paese come l’Italia dove il 44% dei giovani non ha un lavoro; in una città, come Milano, dove il jobs act e la “buona scuola” di Renzi trovano un campo di sperimentazione con Expo 2015. Contro la politica del falso sviluppo dato da grandi opere ed eventi e contro la devastazione dei diritti e dello stato sociale, lavoratori, sindacalismo di base, la Fiom e alcune realtà di movimento tra cui Zam, Lambretta e le relative compagini studentesche, sono partite in corteo da piazzale Lotto dopo che, intorno alle 10, un gruppo di manifestanti ha compiuto un blitz alla sede meneghina del Ministero del lavoro con scritte e volantini contro il Jobs act e le politiche di austerity.

Il corteo si è concluso intorno alle 11 nei pressi della Fiera di Milano, vicino a via Gattamelata, zona completamente blindata dalla presenza massiccia delle forze dell’ordine poste a difesa del summit. Lì il comizio conclusivo della manifestazione giunta a destinazione dopo aver temporaneamente paralizzato il traffico in quella parte di città.

Durante il comizio di Landini, però, la parte di corteo che vede in piazza i movimenti ha provato a ripartire bloccata però a spintoni e qualche manganellata dalla celere.

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Né #jobsact nè lavoro gratis: this is not our Europe! Oggi abbiamo occupato la sede milanese del ministero del lavoro, in contemporanea al vertice europeo sulla disoccupazione giovanile e il voto di fiducia al Senato sul JobsAct.

#FIDUCIAZERO: NO AL #JOBSACT E AL VOLONTARIATO #EXPO, VS PROFITTO E SFRUTTAMENTO, MUTUO SOCCORSO E RIAPPROPRIAZIONE!
Milano #8O (foto da twitter @Cut_Milano)Oggi a Milano c’è il vertice sul lavoro e disoccupazione giovanile.
Tutti i capi di stato dell’Unione si trovano nella nostra città per organizzare e sancire le prossime politiche neoliberiste da applicare sulla nostra pelle.
In tutta Europa la storia è la stessa: dai mini job della Merkel al JobsAct di Renzi si parla di facilitazioni per i licenziamenti, del termine come caratteristica costituente di ogni contratto fin dal suo inizio, di una flessibilità che è solo quella della mano d’opera su misura delle esigenze di chi fa profitto usando la crisi per superare ogni freno rimasto allo sfruttamento più rapace, che grazie alla logica dell’emergenza getta la sua maschera.
La funzione di questi vertici, così come dei grandi eventi e delle grandi occasioni (ovviamente non è un caso che il summit sia nella Milano di Expò, sotto il semestre di presidenza italiana UE) è quella di agire da accelleratori dei processi in atto: grazie all’eccezione per Expò2015, per i suoi ritardi e per la sua necessità di chiamata alle armi è stato possibile introdurre addirittura l’ossimoro di “lavoro volontario” o i contratti da 1 euro all’ora, che hanno a loro volta reso possibili i contenuti del Jobs Act, a partire dalla deregolamentazione totale del licenziamento che non contemplerà più in nessun caso la necessità della “giusta causa”, la proroga sfrenata dei contratti a termine, la dismissione del principio di non discriminazione tra i contratti (do you remember “guerra tra poveri”?), l’abrogazione dell’obbligo di assunzione di una percentuale dei contratti ai apprendistato in una azienda e il crollo dello stipendio minimo per quest’ultima tipologia.
Non è un caso nemmeno che proprio lo stesso giorno del vertice europeo il Governo Renzi chieda il voto di fiducia al Senato sul JobsAct!
Se lavorare per Loro, per il sistema neoliberista, intrinsecamente finalizzato alle disuguaglianze e al guadagno di pochi già di per sè è sfruttamento della vita di tanti al servizio dei profitti di pochi, adesso ogni pretesa di retorica sull’etica del lavoro decade e nella crisi (nostra) rimane spazio solo per il volto rapace e qualche maxi evento illusorio qui e là per indorarci al pillola.
Ripudiamo e rifiutiamo questa logica: per noi il mutuo soccorso e la riappropriazione sono il primo strumento per costruire territori resistenti e solidali contro crisi e speculazioni. Resistenti e solidali significa territori in cui i diritti e la dignità siano garantiti per tutte e tutti, indipendentemente da luogo di nascita e colore della pelle, perchè quelli che speculano e parlano di austerity in poltrona sono gli stessi che guadagnano dalla guerre e dalla miseria in moltissime parti del mondo, innescando migrazioni che tentano poi da un alto di arginare da un lato con le frontiere e i morti in mare e dall’altro di sfruttare con il lavoro schiavista e le retoriche di guerra tra poveri.
Le nostre metropoli e le nuove generazioni sono sempre più meticce, per questo rifiutiamo anche la vergogna di chi ruba tutto e poi cerca di dare la colpa ai migranti. Per questo saremo in piazza anche il 16 ottobre dalle 9,30 in largo cairoli e il 18 ottobre nel corteo parade cittadino contro razzismo e Lega Nord.

Collettivo Universitario the Take