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Manifestano i lavoratori Mare Spa: “Basta speculazioni e ricatti”

Rinviata l’udienza in tribunale per le numerose irregolarità dell’azienda ittica forlivese, tra le quali 25 dipendenti cinesi part-time costretti a lavorare 13 ore al giorno. Presidio in via Farini e poi corteo fino al Nettuno.

16 Settembre 2014 - 18:45

Presidio Mare Spa (foto fb Adl Cobas)Hanno manifestato in circa 40 (su 63) davanti al Tribunale di Bologna i dipendenti, quasi tutti rappresentati da Adl Cobas, della Mare Spa azienda attiva nella lavorazione del pesce con sede a San Mauro Pascoli (Fc). Il presidio era stato annunciato, ma ciò nonostante l’ingresso era presidiato dalla celere. In aula era in corso l’udienza per un ricorso presentato dal collegio sindacale in cui venivano denunciate inadempienze, omissioni e irregolarità dell’azienda.

Tra tutte, il caso di 25 dipendenti cinesi, assunti con part-time di cinque ore, “ma che di fatto lavoravano 12-13 ore e per cui ora la cassa integrazione a zero ore non offre adeguata copertura”, spiega il sindacato.

Nel frattempo però l’amministratore della società ha despositato un’istanza di fallimento a Forlì, così l’udienza di oggi non ha potuto che aggiornarsi al 29 ottobre, dopo l’altra pronuncia. Appresa la notizia, i manifestanti hanno lasciato via Farini muovendosi in corteo fino a piazza del Nettuno.

“Non vogliamo che il nostro futuro venga deciso senza di noi”, dicono i lavoratori, spiegando che il padrone, contemporaneamente all’istanza di fallimento, ha fatto sapere che le attività della società sarebbero state rilevate da una nuova cooperativa, la Mare Fast.

I lavoratori chiedono invece l’esercizio provvisorio che darebbe loro più possibilità di essere riassorbiti da una nuova proprietà: “Basta speculazioni e ricatti, la nostra dignità non si baratta!”, scrive Adl Cobas su facebook