Acabnews Bologna

”La strage è di stato”, occorre sempre ricordarlo [foto]

Stamattina il corteo dal Nettuno alla Stazione. Partecipano anche realtà antifasciste e sindacati di base, che dopo il minuto di silenzio abbandonano la piazza prima che intervengano sindaco e presidente della Camera: “Rispettiamo solo i familiari”.

02 Agosto 2018 - 14:45

Oggì è il trentottesimo anniversario dell’esplosione che causò 85 morti e 200 feriti. Dopo la commemorazione a Palazzo d’Accursio, a cui hanno preso parola il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede e il sottosegretario ai trasporti Michele Dell’Orco avanzando promesse tutte da verificare sulla desecretazione dei documenti in possesso dello Stato, alle 9,15 è partito dal Nettuno il corteo che ha visto sfilare, dietro i familiari delle vittime e i rappresentanti istituzionali, anche Nodo sociale antifascista, con lo striscione “La strage è di stato”, centri sociali, i sindacati di base Usb e Sgb. Anche lo striscione di questi ultimi recitava “La strage è di stato”, aggiungendo “nessun fascista sdoganato”.

Nell’ultimo tratto, da via Irnerio, si è mosso con il corteo anche lo storico autobus 37 che la mattina del 2 agosto 1980 portò via le salme dei morti.

In piazza è intervenuto il presidente dell’associazione familiari Paolo Bolognesi, avvertendo che “dimostrare, nei fatti, di avere paura della verità su stragi e terrorismo è proprio di una classe dirigente non all’altezza di governare il nostro paese” e additando le “pippe burocratiche” che ostacolano il riconoscimento dei risarcimenti.

Dopo il minuto di silenzio osservato all’orario dell’esplosione, le realtà dell’autorganizzazione, come avvenuto negli ultimi anni, hanno voltato le spalle al palco e lasciato la piazza: “Rispettiamo solo l’associazione – spiega a Zic un attivista del Nodo sociale antifascista – non le istituzioni che si riempiono la bocca di belle parole ma contribuiscono a un sistema iniquo e autoritario se non di fatto fascista, come nel caso del governo in carica. Per questo disertiamo”

A seguire è intervenuto Merola, che pur senza citare le forze politiche al governo sembra rivolgersi a loro: “Sono esistite ed esistono forze nazi-fasciste, quindi è esistito ed esiste l’antifascismo e la sua necessità presente e futura. Chi sottovaluta e cerca di ridurre ad episodi isolati le recrudescenze fasciste, antisemite e razziste nel nostro paese e in Europa noi lo diciamo in modo chiaro e fermo”. Infine ha parlato il presidente della Camera Roberto Fico, esponente dei cinquestelle, che solo nelle prime ore del mattino aveva confermato la sua presenza: “I fascismi oggi possono essere di tanti tipi e vanno tutti combattuti”, ha detto, non riconoscendo come tale, evidentemente, quello messo in pratica dal governo sostenuto dal suo partito.

2 agosto 2018