Ieri, nel giorno del 44esimo anniversario dell’approvazione della legge sull’interruzione volontaria di gravidanza, iniziativa promossa dal Laboratorio Cybilla: “L’obiezione di coscienza è un problema forte in Italia e l’ennesimo tentativo del patriarcato di controllarci e legiferare sui nostri corpi. Noi a questo diciamo no, diciamo #moltopiudi194”.
Una ‘rotellata’, cioè un giro per le strade di Bologna “munit3 di rotelle di qualsiasi forma e misura”, per rivendicare l’accesso ad un aborto libero, sicuro e gratuito nel giorno in cui la legge 194 ha compiuto 44 anni. E’ l’iniziativa realizzata ieri dal Laboratorio Cybilla con partenza da piazza Ravegnana. “Questa legge sin dalla sua nascita- scrive Cibylla- ha portato con sé delle grandissime contraddizioni: se da una parte concede l’accesso all’aborto come diritto, dall’altra lo regola secondo delle norme precise. L’obiezione di coscienza è un problema forte in Italia e l’ennesimo tentativo del patriarcato di controllarci e legiferare sui nostri corpi. Noi a questo diciamo no, diciamo #moltopiudi194 e diciamo per l’ennesima volta che vogliamo garantito il nostro accesso a un aborto libero, sicuro e gratuito. In queste settimane, inoltre, in Usa la Corte Suprema sta ridiscutendo, per l’ennesima volta, la legge Roe vs. Wade sull’aborto, una legge che – sia pure senza essere bastevole – non consente a nessuno stato di legiferare per precludere l’accesso all’aborto. Come sempre, chi si proclama ‘pro-life’ non si fa problemi nel rovinare (o peggiorare, o cambiare) la vita a migliaia e migliaia di donne, e a farne le spese saranno come sempre le soggettività con utero più povere. Siamo vicin3 all3 compagn3 american3 che hanno lanciato lo slogan #bansoffourbodies e ribadiamo a gran voce che sui nostri corpi decidiamo noi! Non un uomo, non la chiesa, non lo stato attraverso le sue leggi!”. Per questo il collettivo ha lanciato la “rotellata”, con l’intento di “fare un giro di tutti quei posti che non ci vogliono liber3 di scegliere”.