È legale da quattro anni ma la Regione ce ne ha messi due per iniziare a somministrarla, e ancora oggi nel 98% dei casi l'interruzione farmacologica avviene in day hospital. Intanto, in Emilia-Romagna diminuiscono gli obiettori di coscienza tra ginecologi e anestesisti.
“Non permettiamo a nessuno di indicarci la via della felicità”
Ieri sera presidio itinerante transfemminista verso la mobilitazione del 6 maggio ad Ancona per un aborto libero, sicuro e gratuito. Adinolfi? "Non sapeva rispondere alle nostre istanze con tesi che abbiano una qualche forza", sferza Non una di meno.
Annunciata contestazione: e Adinolfi fa dietrofront
Domani era prevista la presentazione al Baraccano del suo libro "Contro l'aborto", su iniziativa del Popolo della famiglia. Non Una Di Meno aveva lanciato un presidio transfemminista ("Urliamo con amore e rabbia che su corpi e territori decidiamo noi!)" e oggi Adinolfi ha comunicato l'annullamento dell'evento.
Costrettə a spostarsi per l’Ivg: la campagna “Abortion Roads” mappa e indaga il fenomeno
Il fatto che l'Interruzione volontaria di gravidanza non sia ugualmente garantita sul territorio nazionale obbliga molte persone a "trasferte assurde, costose e solitarie per vedersi riconosciuto un diritto", scrivono le Mujeres Libres di Bologna avviando una raccolta di segnalazioni ed esperienze: nell'articolo le info per partecipare.
Transfemministe al Sant’Orsola: “Non tolleriamo più gli antiscelta nei consultori e gli obiettori negli ospedali”
"Azione di disturbo" durante una preghiera antiabortista agli ingressi del Policlinico. Mujeres Libres: "Ci troviamo in un momento storico drammatico in cui le nuove destre con i loro movimenti pro-vita hanno guadagnato molto potere".
In piazza per il diritto all’aborto: “Ci vogliamo viv3 e liber3!”
Al Nettuno presidio e microfono aperto su iniziativa di Non Una Di Meno dopo la sentenza della Corte suprema statunitense: "Anche in Italia il diritto all'aborto continua a non essere garantito. L'accesso all'interruzione di gravidanza è ancora un percorso ad ostacoli".
Contestata una preghiera antiabortista: “Sul mio corpo decido io!”
Realtà transfemministe a San Giovanni in Monte: "I No 194 si autodefiniscono pro-life ma sono di fatto portatori di messaggi di morte e violenza. Noi resistiamo, resistiamo, combattiamo e ci autodeterminiamo. Oggi glielo abbiamo ricordato, e lo faremo sempre!". Appuntamento al Rivolta Pride del prossimo 25 giugno.
La ‘rotellata’ per rivendicare “un aborto libero, sicuro e gratuito”
Ieri, nel giorno del 44esimo anniversario dell'approvazione della legge sull'interruzione volontaria di gravidanza, iniziativa promossa dal Laboratorio Cybilla: "L'obiezione di coscienza è un problema forte in Italia e l’ennesimo tentativo del patriarcato di controllarci e legiferare sui nostri corpi. Noi a questo diciamo no, diciamo #moltopiudi194".
“Siamo antifasciste transfemministe e per noi vale una sola legge: l’autodeterminazione!”
Nel giorno del 44esimo anniversario dall'approvazione della Legge 194, azioni comunicative in luoghi "in cui si riproduce la violenza antiabortista sui nostri corpi: una delle sedi del Movimento per la vita, l'ospedale Maggiore e una farmacia notoriamente antiabortista".
La presentazione di “My body, my choice” [video]
Il video del talk online sul documentario che racconta la mobilitazione femminista in favore del referendum per la depenalizzazione dell’interruzione volontaria di gravidanza a San Marino.
“My body, my choice”: la lotta delle donne di San Marino per il diritto all’aborto [trailer+foto]
Il documentario di Cecilia Fasciani, prodotto da Smk Factory, racconta la mobilitazione femminista in favore del referendum per la depenalizzazione dell'interruzione volontaria di gravidanza sul Titano: "Quando l'organizzazione delle donne ha vinto secoli di oscurantismo", racconta a Zic.it la regista. Oggi alle 18 talk online di presentazione e fino a domenica proiezione speciale su OpenDDB.
Via libera alla Ivg farmacologica nei consultori, Mujeres Libres: “Vigileremo”
Il collettivo transfemminista dopo la decisione della Regione: "Più largo è l’accesso all’aborto e meglio è per la nostra libertà di scelta, ma il servizio deve essere realmente garantito".