Il Comune: “Presto ospiterà negozi”. Ma è la stesso identico annuncio già spacciato più di un anno fa, dopo lo sgombero degli insolventi. Inoltre: che fine ha fatto lo spazio riservato a convegni e spettacoli?
Lo scorso marzo abbiamo pubblicato “Chiedi alla polvere”, un’inchiesta con mappa virtuale sugli spazi sgomberati e poi rimasti abbandonati a Bologna. Tra questi figura l’ex cinema Arcobaleno di piazza Re Enzo, occupato l’11 novembre 2011 dai devoti di Santa Insolvenza e trasformato in un “community center”. Il sindaco Virginio Merola si diede un gran da fare per ottenerne lo sgombero, che puntualmente arrivò la mattina del 16 novembre.
Tra ieri e oggi l’ex Arcobaleno ha riconquistato un certo spazio sulla stampa mainstream. La Giunta comunale, infatti, ieri ha “svelato il destino” della struttura, spiegando che “presto” nei piani che si trovano sopra la grande sala sorgeranno dei negozi. L’assessore Riccardo Malagoli, per la precisione, ha affermato che è “in corso la definizione di un accordo per la trasformazione di quegli spazi in attivita’ commerciali”.
Dunque dopo un lungo periodo di abbandono, uno sgombero e quasi altri due anni di oblio, uno spazio prezioso come l’ex Arcobaleno dovrebbe diventare una sorta di centro commerciale: in effetti nel centro di Bologna di negozi ce ne sono pochi e la gente, visto che la crisi non c’è, non sa dove andare a spendere i propri soldi…
Prima ancora delle valutazioni di merito, però, vorremmo far notare che quella diffusa sull’ex Arcobaleno è una falsa notizia. Non perchè non riteniamo non vere le intenzioni dell’amministrazione, ma perchè il concetto di “notizia” presupporrebbe un qualche accenno di novità. In questo caso non è affatto così. Basterebbe ricordare, infatti, quanto un altro assessore della Giunta guidata da Merola, Patrizia Gabellini, affermò il 13 aprile 2012: “Sull’ex cinema c’e’ gia’ un accordo con la proprieta’, la Mg cinema srl, che e’ intenzionata a trasformare la parte superiore, di 250 metri quadrati, in attivita’ di commercio medio-piccolo”. Vale a dire: un accordo spacciato come già siglato più di un anno fa, oggi è “in corso di definizione”. Ovvero: quella di un anno fa era una bufala bella e buona, quella di ieri è sempre la solita storiella che ogni tanto qualcuno tira fuori dal freezer e torna a servire come fresca di giornata. Tre parole messe in fila da un assessore, così, bastano per vendere all’opinione pubblica l’ennesima imminente riqualificazione, l’ennesimo “progetto” su uno spazio chiuso, l’ennesima dose di retorica che consente a chi amministra di galleggiare sulle promesse e le menzogne.
Già che ci siamo e già che un po di memoria ce l’abbiamo, segnaliamo anche un altro aspetto della vicenda. Sempre un anno fa, Gabellini disse che l’ipotesi dei negozi, “gia’ ad uno stato avanzato”, prevedeva la possibilità “di dare in uso al Comune di Bologna la sala del cinema” per 40 anni come contropartita, così l’ex Arcobaleno avrebbe potuto trovare un “riutilizzo molto prestigioso” fatto di spettacoli, convegni ed esposizioni. Di tutto questo, però, ieri Malagoli non ha parlato. Semplice distrazione? Oppure resta solo il centro commerciale, mentre la sbandierata funzione pubblica era buona solo per attenuare la pessima figura fatta dall’amministrazione con lo sgombero?