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Ivg, “vogliamo essere libere dallo stigma”

Mujeres Libres: “Agli anti-scelta, a tutti quelli che vorrebbero ostacolare la nostra libertà gridiamo di arrendersi, perché noi non faremo un passo indietro!”. In Emilia-Romagna, nel 2019, meno interruzioni di gravidanza ma anche meno medici obiettori.

28 Settembre 2020 - 19:33

Oggi è stata la giornata internazionale per l’aborto libero, sicuro e gratuito e per l’occasione la Regione ha forniti i dati aggiornati su sull’interruzione di gravidanza nel territorio emiliano-romagnolo, confermando inoltre che la pillola Ru486 potrà essere utilizzata in regime di day hospital fino alla nona settimana di gravidanza, e che sono allo studio i criteri per quella in regime ambulatoriale.

In Emilia-Romagna le interruzioni volontarie di gravidanza nel 2019 sono state dunque 6.501 in tutto: il minimo storico dal 1980  a oggi. Rispetto al 2018 il calo è del 5,4%. La metà avviende con metodo chirurgico, il ricorso alla Ru486 avviene invece nel 38,4% dei casi (+4%). Calano gli obiettori: si passa dal 53,7% del 2018 al 49,5% dello scorso anno (contro un dato nazionale del 69%). La maggioranza dei casi sono concentrati nelle classi 30-34 anni (23,2%), 35-39 anni (22,5%) e 25-29 anni (19,7%).

Il collettivo femminista Mujeres Libres ha volantinato oggi in città e affisso striscioni sui casseri di porta Santo Stefano: “In un paese in cui l’obiezione di coscienza è ancora un ostacolo concreto nell’esperienza di molte persone ad autodeterminarsi e a vivere con serenità l’ivg, ribadiamo, come ogni giorno che abbiamo sempre abortito e continueremo a farlo! L’aborto libero, sicuro, gratuito è la garanzia per non morire di aborto. Ma noi vogliamo di più! Vogliamo essere libere dallo stigma della colpa e dell’ ivg vissuto con dolore. Vogliamo essere libere dal giudizio e non incontrare nelle nostre esperienze obiettori di coscienza né chi con la sua religione cerca di ostacolare le nostre scelte imprigionandoci in destini non voluti. Vogliamo la possibilità concreta di abortire con la ru, per non essere ospedalizzate quando non necessario, per vivere con la massima serenità e autonomia l’ivg”. Prosegue il collettivo: “Alle nostre compagne che combattono ogni giorno in tutto il mondo per rende l’ivg sicuro sotto tutti i punti di vista, per la sua depenalizzazione e accessibilità diamo tutta la nostra solidarietà!  La nostra lotta per l’aborto non si fermerà finché a tutte, in ogni latitudine del mondo, non sarà garantito l’aborto sicuro, libero e gratuito! Sui nostri corpi decidiamo noi!  Agli anti-scelta, a tutti quelli che vorrebbero ostacolare la nostra libertà gridiamo di arrendersi, perché noi non faremo un passo indietro! Vogliamo tutto e non ci stancheremo mai di pretenderlo!”