L’episodio sabato notte dopo una serata a Vag61, che segnala l’episodio: una ragazza è finita nel mirino di due individui per essere uscita da “quel posto di comunisti”.
Bersagliata da complimenti non graditi, costretta con la forza a fermarsi, insultata ripetutamente per aver trascorso la serata in un posto “da comunisti”. E’ quanto accaduto alcune notti fa ad una ragazza in Cirenaica. Lo riferisce Vag61 in un comunicato intitolato “Molestatori e violenti. Fascisti”, che spiega così l’accaduto: “Sabato scorso è stata una serata come tante. Una serata in cui molti studenti e studentesse sono rimasti a casa per studiare per gli esami imminenti, mentre molti altri hanno deciso di trascorrere una serata a Vag61 al ritmo della Bologna Calibro 7 Pollici. Una serata come le altre, appunto. Una serata come quelle in cui la corona di fiori in onore dei partigiani in via Bentivogli veniva bruciata, o come quelle in cui scritte inneggianti all’odio per i migranti apparivano sui muri della Cirenaica con tanto di fasci littori a rimarcare ulteriormente l’appartenenza dell’autore. E purtroppo anche sabato sera la Cirenaica è stato teatro di un altro atto di intimidazione fascista: una ragazza che aveva trascorso la serata negli spazi di Vag61, infatti, lungo la strada di ritorno a casa è stata avvicinata da due individui che, dopo aver tentato inizialmente di avvicinarla con complimenti non richiesti, vistisi rifiutati l’hanno costretta con la forza a fermarsi, insultandola ripetutamente perché rea di aver trascorso la serata ‘in quel posto da comunisti’. Fortunatamente un’esitazione dei due ha permesso alla ragazza di allontanarsi incolume, ma questo non sminuisce minimamente la gravità di quanto accaduto, soprattutto alla luce degli ormai numerosi episodi a cui purtroppo si è potuto assistere in quartiere, in città e non solo. Come centro sociale Vag61 ribadiamo senza esitazione che non sono tollerabili iniziative e provocazioni fasciste di nessun genere e che continueremo quotidianamente il nostro impegno antifascista e antisessista”.