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In piazza per l’aula studio autogestita del Sant’Orsola

Flash Mob del Gruppo Prometeo per difendere La Saletta: “E’ uno spazio antirazzista, antifascista e transfemminista autogestito da vent’anni e sempre aperto, dalla mattina presto fino a tarda notte, 365 giorni all’anno. Ma ora, dopo il lockdown, l’Università vuole acquisirne il controllo”.

08 Ottobre 2020 - 19:39

“Per voi non è mai esistita, da 20 anni autogestita. Riapriamo la Saletta”. E’ lo striscione esposto oggi in piazza Maggiore durante un flash mob organizzato dal Gruppo Prometeo per rivendicare la riapertura e l’autogestione della sala studio all’interno del Sant’Orsola. “Gruppo Prometeo- spiega un comunicato inviato a Zic- è una delle due associazioni di rappresentanza dei corsi di laurea di Medicina e Chirurgia e Medicine and Surgery dell’Università di Bologna. Si tratta di un’associazione antifascista, antirazzista e transfemminista che, da più di vent’anni, oltre alle attività di rappresentanza studentesca, si occupa di organizzare conferenze, formazioni e dibattiti attorno ai grandi temi della salute globale, cercando di portare avanti un’idea di formazione medica che vada oltre i testi accademici e si ponga in profonda connessione con la politica e la società. Lo spazio simbolo dell’associazione è l’aula studio autogestita ‘Prometeo’ anche nota come ‘La Saletta’; si tratta di uno spazio situato all’interno dell’ospedale Sant’Orsola in prossimità del Polo Murri che l’associazione gestisce dal 2000. Tale spazio, formalmente di proprietà dell’Azienda ospedaliero-universitaria Policlinico Sant’Orsola-Malpighi, dopo essere stato chiuso durante i mesi di lockdown, è attualmente protagonista di un acceso dibattito sulla sua gestione. Da un lato, infatti, le studentesse e gli studenti di Gruppo Prometeo premono fortemente affinché tale spazio continui ad essere autogestito, dall’altro, l’Università di Bologna intende invece acquisirne il controllo e gestirlo parimenti a tutte le altre aule studio dell’Alma Mater”.

Scrive ancora Prometeo: “La rivendicazione degli studenti e delle studentesse si basa sia sulla storia dello spazio stesso come fucina di politiche dal basso, conoscenza e rappresentanza studentesca, sia sull’importanza dell’autogestione in sé, intesa come strumento per poter esercitare il proprio diritto allo Studio, ma anche il proprio diritto al Dissenso. ‘La Saletta’ è un luogo non solo per studentesse e studenti che frequentano l’Università, ma anche per ogni soggettività che abbia il desiderio di approfondire argomenti di suo interesse, sfogliare una rivista, leggere un libro o vedere un film all’interno di uno spazio antirazzista, antifascista e transfemminista, aperto dalla mattina presto fino a tarda notte, 365 giorni all’anno senza eccezioni. L’organizzazione del flash mob dell’8 ottobre nasce quindi dalla volontà di tutelare ciò che ‘La Saletta’ è da vent’anni a questa parte: uno spazio della comunità e per la comunità, un luogo sicuro e aperto in cui la possibilità di studiare sia sempre un diritto e mai un privilegio”. In vista della manifestazione il Gruppo Prometeo aveva invitato tutta la cittadinanza, in primis la comunità studentesca, a presentarsi in piazza Maggiore “con il proprio camice e i propri testi universitari – ma anche con qualsiasi libro, romanzo o articolo di giornale – a simboleggiare la voglia di tutte e tutti di continuare a formarsi e ampliare il proprio sapere in uno spazio gestito dal basso, libero e inclusivo”.