In nottata sciopero e picchetti come in diversi altri magazzini in Italia. Usb: “Siamo tutti Abd Elsalam” grido che “appartiene a tutti i lavoratori in lotta per i propri diritti”.
E’ stata un’altra nottata di rabbia e determinazione quella che, tre giorni dopo in diverse città, ha coinvolto gli insediamenti del colosso delle spedizioni Gls, dove la mobilitazione non si è mai arrestata dopo l’investimento mortale di un operaio a Piacenza. A Crespellano alle 22 di ieri sera i camion erano già fermi in coda. L’Usb, che ha proclamato lo sciopero durante il turno notturno, riferisce che altri blocchi si sono avuti a Piacenza, Roma, Torino e Milano. “Chiediamo giustizia per Abd Elsalam – scrive su Facebook l’Usb di Bologna- e invitiamo tutti alla lotta restando uniti come il 17 settembre a Piacenza, per costringere la dirigenza della multinazionale europea Gls ad assumersi le proprie responsabilità nella vicenda che ha portato all’uccisione di un operaio che si stava battendo per il riconoscimento dei diritti dei propri compagni precari”.
Prosegue il sindacato: “La condizione che vivono i lavoratori Gls non è certo diversa da quella di tanti altri lavoratori della logistica, o di tutti quelli che lavorando in appalto o in ditte ‘esternalizzate’ subiscono l’arbitrio e l’arroganza di padroni che sanno di poter sfuggire ai controlli e alle leggi. Ecco perché il grido ‘Siamo tutti Abd Elsalam’ non si limita al solo mondo della logistica ma appartiene a tutti i lavoratori in lotta per i propri diritti e si estende a tutte le realtà di lotta. Quando colpiscono uno di noi colpiscono tutti”.