Lettera tramite legale all’amministrazione: il provvedimento non si può attuare “in assenza di un provvedimento dell’autorità giudiziaria”, spiega Social Log. E gli inquilini intendono anche fare ricorso contro l’ordinanza di Palazzo D’Accursio.
Le famiglie che ancora vivono nell’ex Galaxy hanno deciso di diffidare formalmente il Comune di Bologna dall’eseguire lo sgombero della struttura. Lo rende noto Social Log, diffondendo il testo del documento [pdf] inviato all’amministrazione. Si tratta di una “diffida dal procedere coattivamente allo sgombero degli alloggi Galaxy di via Mario Fantin 15- spiega Social Log- in assenza di un provvedimento dell’autorità giudiziaria. Tale diffida notificata via Pec al Comune di Bologna dallo studio legale Prosperi per conto delle famiglie che ancora vivono e risiedono all’interno degli alloggi Galaxy, manifesta la volontà delle famiglie di voler impugnare l’ordinanza di sgombero, approvata dalla Giunta comunale con atto P.G. 397426/2017, dinanzi le Autorità giudiziarie competenti”. Il collettivo e le famiglie, inoltre, sottolineano che “la proprietà dell’immobile è di Inail” per cui il Comune, che versava l’affitto a Inail, “non avrebbe diritto ad attuare uno sgombero”. In prospettiva gli attivisti contano impugnare il provvedimento davanti al Tar al fine di concedere “il diritto a queste persone di vedere riconosciuta una procedura di sfratto”. In tal modo, le famiglie potrebbero almeno usufruire di “un punteggio ulteriore per l’assegnazione della casa popolare a seguito dell’eventuale sfratto”.