A 20 mesi dallo sgombero dell’Xm24, ieri taglio del nastro per i lavori dell’annunciato progetto di cohousing. Il sindaco e Alberani sono stati disturbati per tutta la durata dell’evento dagli “affezionati” del centro sociale che si sono radunati all’esterno della recinzione con pentole e musica per intralciare la “farsa militarizzata” di Comune e Acer.
Sulle cronache cittadine si è parlato innumerevoli volte di “cantiere Acer” per la realizzazione di un progetto di cohousing nell’immobile un tempo sede dell’Xm24, sgomberato nell’agosto del 2019: eppure l’inaugurazione del “cantiere” c’è stata solamente ieri, a distanza di 20 mesi dall’intervento di ruspa e forze dell’ordine. Al taglio del nastro hanno presenziato il sindaco Virginio Merola e il presidente di Acer, Alessandro Alberani, ma l’evento a favor di telecamere è stato intralciato da un fuoriprogramma: tra gli “affezionati di Xm24”, infatti, è circolata la segnalazione dell’appuntamento e così decine di persone si sono ritrovate all’esterno dell’area di cantiere, nonostante la pioggia, per contestare l’inaugurazione. Dal parco di via Gobetti, le/i manifestanti si sono fatti sentire con megafoni, pentole, musica e “vergogna, vergogna” disturbando Merola e Alberani per tutta la durata della conferenza stampa.
“In verità la festa era molto triste”, si legge in un comunicato pubblicato sul sito di Xm24: “La giunta Merola non aveva invitato nessuno a parte i giornalisti, una decina di tecnici, quattro operai e le forze dell’ordine presenti in gran numero con le camionette della celere, la digos, la polizia scientifica, la municipale. Le istituzioni di questa città, che si vantano di essere all’avanguardia quanto a processi decisionali inclusivi di partecipazione cittadina, hanno tenuto praticamente segreta la cerimonia d’inaugurazione per paura di subire contestazioni, perchè sanno fin troppo bene che quel cantiere sta aprendo sulle macerie di uno spazio che in città ancora tante rimpiangono, amano e continuano a difendere. Appena ci è giunta voce dell’inaugurazione, incredule di non essere state avvertite abbiamo immediatamente indossato il vestito della festa, avvisato le amiche e siamo accorse in via Fioravanti 24 per partecipare alla cerimonia. Potevamo mancare proprio noi? E infatti non siamo mancate! E la nostra presenza numerosa, rumorosa e irriverente è stata la sola cosa reale e partecipata in questa cerimonia farsa militarizzata. Per questioni di ‘decoro’ – tema tanto caro al Pd che in quanto ad anatemi e politiche sulla sicurezza se la gioca parimenti con la Lega – la baraccopoli sorta lungo la recinzione a ridosso del parchetto era stata sgomberata per l’occasione mentre nel piazzale dell’ ex mercato ben ripulito e tirato a lucido era stata allestita una bacheca in legno su cui erano attaccati pochi piccoli fogli che mostravano il progetto del famoso co-housing. La presentazione è durata giusto il tempo delle solite dichiarazioni di rito disturbate dal rumore della nostra rabbia nel vedere che il giorno dopo la festa di Liberazione dal nazi-fascismo, il Pd e Acer sono venuti di nascosto in quartiere per esporre alle telecamere le macerie di Xm24, un luogo che per 17 anni è stato un presidio di antifascismo e avamposto culturale contro razzismo e discriminazioni nel quartiere Bolognina”.
Alberani “ha avuto persino la sfrontatezza di dichiarare in conferenza stampa- continua il comunicato- che è colpa dell’Xm24 se lo stabile di via Fioravanti versa in pessime condizioni, quasi a voler giustificare l’enorme quantità di denaro pubblico che verrà sperperata per creare 11 alloggi in un edificio che dagli anni ’30 ospitava un mercato ortofrutticolo e che certamente mal si presta ad essere riconvertito ad uso abitativo. Alberani mostra ancora una volta la sua ipocrisia: sappiamo bene che quando nel 2002 le persone che avrebbero creato Xm24 entrarono in via Fioravanti le condizioni dello spazio erano pessime e che per 17 anni abbiamo lavorato per l’autorecupero, la manutenzione e la cura di quegli spazi in maniera collettiva. Sappiamo anche che a compiere lo scempio e la devastazione attuale sono state le ‘ruspe democratiche’ del Pd che il 6 agosto del 2019, con ancora tante di noi asserragliate dentro a difesa dello spazio, hanno ridotto Xm24 a un cumulo di macerie, distruzione proseguita poi dagli operai mandati da Acer che per giorni hanno divelto porte, distrutto i pavimenti ed estirpato la tettoia. Contro gli scellerati piani di Pd e Acer che vorrebbero trasformare Bologna in una città vetrina per turisti e la Bolognina nel ‘nuovo centro della città’ a suon di speculazione edilizia e desertificazione sociale, reprimendo e lasciando inascoltata ogni forma di dissenso e critica, continueremo ad alzare le nostre voci e a mettere i nostri corpi in prima linea. Vogliamo una città e un futuro diversi da quelli che ci volete imporre e non smetteremo di sognare, resistere, lottare. Siamo sempre qua!”.
Ieri “eravamo in tanti a contestare la triste passerella tenuta da Alberani e Merola nello spazio in cui una volta si trovava Xm24”, ha scritto sui social Asia-Usb: “Al posto di Xm24 dicono che verrà costruito un complesso di cohousing che stando ai tempi di Acer lo vedremo tra chissà quanto… Come se questo progetto fosse uno strumento per risolvere anche solo parzialmente il grave problema abitativo a Bologna. Il termine cohousing esattamente come quello di edilizia residenziale sociale non è altro che l’ennesimo progetto di speculazione e profitto di privati. Ci chiediamo se Alberani, oltre che a inaugurare cantieri inutili, si ricorda che in Bolognina ci sono centinaia di appartamenti vuoti di proprietà di Acer, graduatorie bloccate da anni, case che cadono a pezzi e i privati che speculano e alzano gli affitti, con la complicità dell’amministrazione cittadina. Stamattina Alberani infatti era in buona compagnia con i suoi soci del Pd, quel partito che ha fatto di sfratti e sgomberi la propria identità e due anni fa mandò le ruspe per mettere fine all’esperienza di Xm24”.