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Fiera, 70 lavoratori part time impugnano il trasferimento

I ricorsi contestano il passaggio alla controllata Bf Servizi attraverso la cessione di ramo d’azienda. Usb: “Abbiamo assistito in questi anni a una serie di provvedimenti che hanno svuotato la Fiera della funzione pubblica”. Sgb: “Si parla di addetti ingiustamente precari da molti anni, che vengono cancellati da questa operazione”.

11 Gennaio 2021 - 18:36

Dalle piazze (anche) alle aule di Tribunale: circa 70 lavoratori part-time della Fiera di Bologna, trasferiti dall’1 gennaio alla controllata Bf Servizi attraverso un’operazione di cessione di ramo d’azienda, hanno impugnato il passaggio dalla capogruppo alla società che si occupa di allestimenti e organizzazione di eventi. Lo hanno annunciato i sindacati in una conferenza stampa che si è svolta oggi nel cortile di Palazzo D’Accursio dopo una commissione consiliare in cui si è fatto il punto della situazione. “Abbiamo assistito in questi anni a una serie di provvedimenti che hanno svuotato la Fiera della funzione pubblica, nella sua possibilità di determinare un modello di lavoro che potesse illuminare il percorso anche di altri asset cittadini. Oggi ci troviamo costretti a impugnare legalmente il trasferimento di ramo d’azienda”, afferma l’Usb. “Parliamo di un centinaio di lavoratori, ingiustamente precari da molti anni, che vengono cancellati da questa operazione, perchè non riescono a seguire i loro colleghi. Visto che l’azienda dice che nessuno perde niente, ecco queste persone stanno per perdere il loro lavoro”, sottolinea l’Sgb.