Culture

E intanto l’Xm24 festeggia “i primi 15 anni di autogesione”

L’appuntamento è per domenica 19 febbraio’017, con un’intera giornata di iniziative. La Scuola d’Italiano con Migranti che ha sede nel centro sociale: “Il Comune vuole sfrattarci, ma da anni ci inserisce nelle sue banche dati”.

16 Febbraio 2017 - 12:12

Mentre il Comune di Bologna si dà da fare per sfrattare l’Xm24 per sostituire uno spazio di socialità con una caserma dei Carabinieri, il centro sociale di via Fioravanti compie il 15esimo compleanno e, invitando la città a celebrare l’evento, ribadisce la volontà di non arrendersi ai diktat dell’amministrazione e di guardare al futuro: “Festeggiamo i primi 15 anni di autogestione”, è l’appello diffuso dagli attivisti. L’appuntamento è per domenica 19 febbraio’017, ovviamente in via Fioravanti 24, dalle 11 e per tutta la giornata. In programma: pranzo a cura di Eat The Rich, Spaccio popolare autogestito, mercatino CampiAperti, spazio bimbi (costruzione di teatrino e marionette), fiabe resistenti “per bambini da 0 a 99 anni”, Hacklabbo (synth DIY e smanettamenti luminosi), sala prove con “concerti liberati”, palestra popolare (yoga, tessuti aerei e boxe con “allenamenti autogestiti, libertari e condivisi”), mostre fotografiche e videoproiezioni, carovana ciclista “molesta per il quartiere”, infoshock (distro libri e giochi da tavolo), balli di gruppo, karaoke e dj’s (Karina, Barbudos, LP, Calibro 7 pollici e Radio Mercato).

Intanto, sulle minacce che pendono sul centro sociale prende posizione la SimXm24 – Scuola d’Italiano con Migranti. “Caro Comune, incompatibili sì, ma con le vostre contraddizioni”, scrive la Scuola: “Con una lettera del 25 gennaio, il Comune di Bologna ci ha comunicato di avere altri progetti  riguardo allo spazio dove da 15 anni ha sede Xm24 e la Scuola di Italiano con Migranti. Ci chiede quindi di endere quello  spazio ‘libero  da persone e  cose’  entro  il 30  giugno, forse  per sostituirlo,  come afferma il sindaco, con una caserma. Il Comune oggi vuole mandarci via dalle nostre aule, ma da diversi anni ci inserisce nelle sue banche dati di corsi di italiano per stranieri attivi a Bologna – riconoscimento, questo, che non abbiamo mai chiesto”: chiunque può verificarlo, segnala la Sim, dando un’occhiata alle liste non solo del Comune e del Quartiere Navile, ma anche della Città Metropolitana. “Evidentemente, facciamo parte dei progetti dell’Amministrazione solo quando quest’ultima vuole dimostrare di avere  a  cuore i  migranti e di offrire loro  opportunità  di ‘integrazione’, ma non quando si tratta di riconoscere spazi e autonomia alle esperienze autogestite. Qualche tempo fa, il capogruppo del partito democratico Mazzanti ha dichiarato che, certo, i nostr corsi  di  italiano  non  rappresentano  un  problema:  il  problema,  invece,  sarebbe Xm24. Ma se Xm24 è un problema, allora noi siamo parte integrante di questo problema. La Scuola di taliano con Migranti non esiste e non potrebbe esistere al di fuori di Xm24. XM24 è il nostro spazio non solo fisico, ma anche politico, e per diverse ragioni. Perché Xm24 è uno spazio antirazzista; è contro le frontiere, lo sfruttamento dei lavoratori e delle lavoratrici migranti, la violenza repressiva contro i migranti. Perché Xm24 è uno  spazio autogestito. Praticare, come scuola, l’autogestione, significa per noi ribaltare la logica del migrante come soggetto passivo e debole, che può solo usufruire di un servizio e ricevere assistenza. Al contrario, i migranti e le migranti, all’interno della scuola e di Xm, diventano non solo parte attiva del proprio processo di apprendimento dell’italiano, ma anche delle attività e della gestione dello spazio dove imparano. Per questo ci chiamiamo Scuola CON Migranti, e non PER migranti. Perché Xm è uno spazio di socialità libera e non commerciale, uno dei pochi della città dove “nativi” e migranti si incontrano, dove è possibile una  socialità ‘meticcia’. Xm24 è il primo spazio dove chi sta apprendendo l’italiano alla Sim può usarlo effettivamente per comunicare e per socializzare. Perché  uno  spazio  come  Xm24  ci  permette  di  ‘fare  scuola’  in  molte  maniere,  diverse dall’insegnamento frontale e unidirezionale.  In questi anni, abbiamo fatto scuola di italiano cucinando per le cene di autofinanziamento, riparando la bici in ciclofficina,  scrivendo gli striscioni per le giornate di sciopero migrante, lavorando agli orti, ascoltando un concerto assieme, parlando con i contadini e le contadine di campi aperti, facendo sport nei tornei antirazzisti”.

Aggiunge poi la Sim: “A chi dice che Xm24 non è compatibile con il quartiere, rispondiamo che alla Bolognina c’è invece un  grande  bisogno  di  spazi  autogestiti  e  antirazzisti.  Questo  non  perché  i  migranti  devono ‘integrarsi con gli italiani’, ma perché tutte e tutti – bolognesi per nascita o per adozione – abbiamo un forte bisogno di incontrarci, conoscerci, contaminarci, costruire progetti insieme. Come è scritto sui muri della nostra scuola: ‘Nessuno educa nessuno, nessuno educa se stesso, gli uomini si educano tra loro con la mediazione del mondo’. Per questo difendiamo e difenderemo il nostro spazio autogestito. L’8 febbraio ci siamo riunit* in assemblea, assieme ad altre mille persone, per costruire un percorso di difesa  dell’autogestione.  Domenica  19  febbraio  festeggeremo  il  quindicesimo  compleanno  dello spazio, mentre il 4 marzo promuoveremo la giornata dell’autogestione in tutta la città. Invitiamo  tutte  e  tutti  gli  abitanti  della  Bolognina  e  di  Bologna  a  venire  a  trovarci  a  Xm24  per conoscere lo spazio e partecipare all’autogestione”.

Continua ad allungarsi, intanto, l’elenco degli attestati di solidarietà diffusi in città per dare sostegno all’Xm24 di fronte alle minacce di sgombero che arrivano da Palazzo D’Accursio.