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Dopo lo sgombero manifestanti in Comune, che chiude le porte: “Come i sindaci-sceriffi”

Asia-Usb: da Palazzo d’Accursio “una doccia fredda” e “un chiaro segnale a tutti coloro che si aspettavano un cambio di passo su temi importanti, come quello del diritto alla casa”. Rabbia anche nei confronti di Acer: “È l’ultimo regalo di Alberani”.

23 Dicembre 2021 - 19:35

Si è concluso in tarda mattinata lo sgombero dei due alloggi Acer occupati in via Zampieri. Alcuni degli occupanti sono stati fatti rientrare nelle case per recuperare vestiti e oggetti personali e a quel punto gli agenti avrebbero tentato di identificarli: “Una trappola”, secondo i manifestanti accorsi a decine in sostegno all’occupazione, e che intorno a ora di pranzo si sono spostate in Comune, con striscione e megafono. Mentre entravano  nel cortile di Palazzo D’Accursio, la Polizia locale ha chiuso il cancello all’imbocco dello scalone dei cavalli, che porta ai piani superiori, dove era in corso la seduta di Consiglio dedicata al bilancio.

Ha scritto Asia-Usb nel pomeriggio: “Lo sgombero dei due appartamenti occupati in via Zampieri 13, avvenuto questa mattina, giunge come una doccia fredda e manda un chiaro segnale a tutti coloro che si aspettavano un cambio di passo da parte del Comune di Bologna su temi importanti, come quello del diritto alla casa. Solo pochi giorni fa Usb e Asia grazie alla mobilitazione incontravano l’assessore alla casa e vicesindaco Clancy, rompendo quell’indisponibilità al dialogo che inizialmente il Comune aveva mostrato in quanto rappresentavamo degli occupanti di casa.In quell’incontro ribadivamo la necessità di soluzioni concrete e reali per gli occupanti, gettando le basi per un percorso virtuoso.Tutto ciò si infrange oggi, con uno sgombero senza soluzioni, con le denunce degli occupanti, senza concedere un incontro nonostante ore di presidio sotto il Comune. Sia in campagna elettorale, sia all’insediamento della giunta e sia durante gli incontri avuti, abbiamo subito una costante narrazione di come il ruolo del vicesindaco avrebbe ‘cambiato dall’interno’ l’approccio del comune alla questione abitativa. Ma evidentemente la ‘linea Clancy’ non ha cittadinanza nelle decisioni concrete, oppure è molto simile alla linea delle Giunte precedenti, quelle dei sindaci-sceriffi impegnati a sgomberare e denunciare senza risposte ai bisogni sociali. Non ci fermeremo sicuramente qui, la lotta e l’organizzazione continua!”

Asia, nel corso della giornata, ha attaccato anche il presidente di Acer, Alessandro Alberani, a fine mandato, per “l’ennesimo e ultimo regalo. Ce l’ha fatto lui e ce l’ha fatto la Giunta della città più progressista d’Europa, grazie Clancy, grazie sindaco Matteo Lepore, grazie Alberani”.