Acabnews Bologna

Divieto di dimora per due attivisti di Hobo

Loris e Parvis portati in Questura e poi allontanati dalla città. Oggi presidio alle 18 in piazza Verdi: “Respingiamo al mittente questa insulsa intimidazione: ci volete cacciare da un luogo, ci troverete ovunque”.

29 Aprile 2015 - 10:59

Ci volete cacciare da una città, ci troverete ovunque!

Hobo dopo lo sgombero (foto Zic.it)Dopo le operazioni di Cremona, Torino e Milano, questa mattina la giustizia a orologeria tenta di colpire anche a Bologna: due compagni di Hobo sono stati portati in questura e gli é stato notificato un divieto di dimora. Nonostante siano residenti in città, Parvis e Loris vengono così immediatamente allontanati da Bologna, dove vivono e studiano. I fatti pretestuosamente utilizzati sono quelli della resistenza allo sgombero del Community Center del campus di via Filippo Re lo scorso 7 ottobre. Quel giorno centinaia di student@ si opposero alla militarizzazione dell’università del Re-ttore Augusto Dionigi e difesero uno spazio di libertá e autogestione, resistendo alle ripetute cariche di carabinieri e polizia in assetto anti-sommossa, allo sgombero violento del rettorato occupato e al fermo di un compagno. I fatti reali sono ancora più semplici: si tratta di una misura preventiva e intimidatoria per il primo maggio No Expo. Come avveniva negli anni ’30, il governo Renzi tenta di ripulire le città dai contestatori che possono infrangere la sua vetrina internazionale. I mandanti dell’operazione di questa mattina sono altrettanto chiari: il Partito Democratico e le sue varie articolazioni – l’amministrazione comunale di Merola, l’amministrazione universitaria di Dionigi, la Procura. Si tratta di una risposta a compagni e percorsi che da tempo lottano contro il governo dell’austerity, contestando e cacciando ministri e rappresentanti di partiti e istituzioni responsabili delle nostre condizioni di precarietà e impoverimento. Non é un caso, tra l’altro, che queste misure arrivino dopo la partecipatissima parade No Expo di venerdì scorso e la contestazione al ministro Poletti, con le manganellate della polizia di Renzi.

Questo tentativo come gli altri é fallito in partenza: l’unico risultato é di far crescere la determinazione dei percorsi di lotta. Respingiamo al mittente questa insulsa intimidazione: ci volete cacciare da un luogo, ci troverete ovunque.

Ci vediamo a Milano il primo maggio! Parvis e Loris liberi!

Conferenza stampa h.12 in Rettorato

Presidio contro le misure cautelari h. 18 in Piazza Verdi

Hobo – Laboratorio dei saperi comuni