Tpo, Làbas e Accoglienza degna: “Rifiutiamo i muri e i fili spinati”. E dopo l’annuncio del governo austriaco per ripristinare i controlli e costruire reti sul confine, appello per una manifestazione transnazionale al Brennero.
Contro “le politiche di esclusione dei governi dei paesi europei che stanno chiudendo le frontiere” questa mattina un gruppo di attivisti del Tpo, di Làbas e di Accoglienza degna ha occupato simbolicamente il consolato svedese di Bologna. Nel comunicato diffuso via Facebook si legge: “La Svezia ha annunciato deportazioni di massa per i migranti a cui ha negato l’asilo. Rifiutiamo i muri e i fili spinati, non ci rassegniamo ad un futuro di razzismo, precarietà, disuguaglianza”. Poche settimane fa, gli stessi collettivi avevano già chiuso il consolato austriaco.
L’iniziativa, oltre a ricordare l’appuntamento del 1 marzo “La nostra dignità contro le vostre frontiere”, lancia una manifestazione transnazionale tra Italia e Austria entro la fine del mese. Questo quanto si legge nell’appello rilanciato dai manifestanti: “Da mesi uomini e donne, bambini e anziani, cercano di raggiungere l’Europa per trovare un futuro lontano da guerre e fame. Nelle isole dell’Egeo, in Italia come in Austria, nei Balcani come in Germania, ovunque lungo le frontiere e nelle città, i cittadini europei si organizzano per sostenere i migranti e per esprimere la propria solidarietà verso chi affronta viaggi sempre più pericolosi e costosi alla ricerca di una vita dignitosa”.
La sempre più triste situazione dei confini europei è così riassunta: “Il Governo austriaco ha annunciato il ripristino di controlli e reti al confine con l’Italia, per respingere i migranti, per trasformare il sud Europa in un grande Centro di Espulsione. Svezia e Olanda hanno annunciato deportazioni di massa per i migranti a cui è rifiutato l’asilo, dimenticando che questa pratica è stata introdotta nel periodo più buio della storia europea. Il governo danese ha varato una legge per sottrarre ai richiedenti asilo i loro pochi averi, prospettando la medesima soluzione per tutti i cittadini danesi con reddito basso”.
Per questa ragione viene lanciato l’appello: “Per costruire una manifestazione transnazionale al confine tra Austria e Italia entro la fine di marzo. Una grande mobilitazione che esprima un chiaro no ai confini e alle reti e un forte si alla libertà di movimento”.