Gli attestati di solidarietà da diverse realtà cittadine alle attiviste e agli attivisti sottoposte/i a misure cautelari nell'ambito dell'inchiesta 'Ritrovo' della Procura.
Non Una Di Meno: “Rinsaldare il rapporto con i centri antiviolenza”
Il nodo bolognese della rete transfemminista pubblica la relazione dell'assemblea transnazionale del Primo maggio: spezzare l'isolamento dei contesti omolesbotransfobici, difesa del diritto all'aborto, precarietà del lavoro determinata da rapporti patriarcali e razzismo fra i temi, e "tenere vivo lo sciopero femminista per dare visibilità a ogni momento di insubordinazione contro violenza maschile e di genere".
“Non saremo ‘congiunti’, ma unite nella lotta!”
B-Side Pride: ultimo decreto per il contenimento del Covid-19 è "segnato da una riproposizione della centralità della famiglia come unica formazione sociale rilevante". Al contrario "con tante voci del movimento lgbtiq+ lottiamo per la redistribuzione e pratichiamo solidarietà e mutualismo queer nella pandemia".
Il vicolo cieco della valutazione ai tempi del Covid-19
Rete Bessa: docenti preoccupati "perché, a loro dire, i ragazzi non verrebbero agganciati nel caso non ci fosse" il voto e perché temono "inefficacia degli strumenti disciplinari". Per Rete invece bisognerebbe "provare a pensare alla valutazione come strumento di riscontro di un percorso educativo. Non con una singola performance ma con un percorso didattico".
Spunterà il farmaco miracoloso? Valerio Evangelisti racconta il caso Tamiflu
Nel 2009 il Messico fu terrorizzato dalla febbre suina. La multinazionale Roche si arricchì con l'unico antivirale che sembrava potesse contrastarla, salvo poi rivelarsi inefficace. Covid-19 "è un caso molto diverso, ma dove in medicina prevale l'interesse privato si può far denaro anche con i cadaveri", avverte lo scrittore in un contributo diffuso da Vag61.
Decalogo con lode sulla didattica a distanza
Rete Bessa: "Se è evidente che la tecnologia consente di mantenere un contatto con gli studenti quanto mai necessario, l’accelerazione acritica del dibattito e dei provvedimenti di questi giorni è preoccupante. Sappiamo bene che durante qualunque emergenza vengono spesso adottate misure e innovazioni che sono poi destinate a rimanere nella quotidianità lavorativa e sociale".
Scuola e didattica al tempo del coronavirus
"Il diritto all’istruzione è sospeso. Proprio per questo stiamo praticando la didattica a distanza”, scrivono i Cobas Scuola di Bologna: "La tecnologia è oggi uno strumento prezioso per affrontare la situazione attuale ma al tempo stesso, paradossalmente, determina nuovi ostacoli di ordine economico e sociale, proprio ciò che la Repubblica avrebbe il compito di rimuovere.
Virus, Csi: “Il rischio è che aumentino le diseguaglianze”
Il Centro di Salute Internazionale e Interculturale: "Necessario tutelare la salute delle persone in condizioni di vulnerabilità e di esclusione sociale, di coloro che già al di fuori dell’attuale crisi sanitaria si scontrano con barriere d’accesso ai servizi sociali e sanitari".
Educatrici tra “normale prassi e prestazioni alternative nell’emergenza”
Riceviamo e pubblichiamo una riflessione a firma di un gruppo di lavoratrici su precarietà, esternalizzazioni e gestione dei servizi alternativi sotto l'emergenza coronavirus.
Opinioni / Creano problemi per trovare soluzioni: perché la questione abitativa non è un’emergenza
Cua: dall'odiosa "ribellione artistica" dello Student Hotel alla candidatura dei portici a patrimonio Unesco, "è in atto una nuova fase della città, un cambiamento sia strutturale che sociale, in cui non vi è posto per chiunque non sia addetto ai lavori o non rappresenti il futuro fruitore di questo grande parco giochi in costruzione".
Student Hotel, ma quale “ribellione artistica”!
Un commento del regista teatrale Nicola Borghesi: se coloro che abiteranno allo studentato di lusso che aprirà nel palazzo ex Telecom "vogliono sapere cos'è la lotta, se lo facciano spiegare dalla tredicenne" sgomberata cinque anni fa da quello stabile insieme ad altre 300 persone.
“Si chiede alla scuola di abbattere le barriere ma poi si priva il territorio di opportunità come l’ex Sani”
La petizione: "Ogni giorno mi scontro con tanti bisogni a cui io non riusciamo a dare una risposta", servono "spazi liberamente fruibili, luoghi di aggregazione per ragazze e ragazzi e attività pomeridiane accessibili per tutti" e l'occupazione può offrirne.