Attualità

Brescia / Un nuovo processo per #EmilioResisti, ancora devastazione e saccheggio

Martedì antifascisti in presidio mentre in Corte d’appello si terrà l’udienza per quattro manifestanti in piazza a Cremona il 24 gennaio 2015. Vanno avanti anche gli altri procedimenti aperti sui fatti di quella giornata.

10 Dicembre 2016 - 16:18

Lacrimogeni della polizia sui manifestanti, Cremona 24 gennaio 2015 (repertorio ZicTv)Martedì alla Corte d’appello di Brescia si aprirà il secondo grado di uno dei processi relativi a #EmilioResisti, il corteo antifascista del 24 gennaio 2015 a Cremona. Imputati, per i reati di devastazione e saccheggio nonché di porto di oggetti atti a offendere, due ventiduenni, uno di Cremona l’altro residente sul lago d’Iseo, un venticinquenne di Lecce e un bresciano di 32 anni. Parti civili, il Comune di Cremona e due aziende che lamentano danni.

Il csa Kaverna di Cremona ha pubblicato sul suo sito alcuni giorni fa un comunicato a firma “alcune/i antifascisti/e” dove si legge: “L’agghiacciante accusa di devastazione e saccheggio è stata la risposta repressiva dello Stato, nei confronti di chi si è ribellato quel giorno per esprimere solidarietà ad Emilio, sprangato dai fascisti qualche giorno prima. In primo grado tre persone subirono la sentenza di quattro anni ciascuno, più il risarcimento di 200mila euro per il Comune di Cremona, che si costituì come parte civile; oltre a questi, nel primo filone, ricordiamo che fu processato anche il delatore Aioub Babassi”.

Segnala inoltre il centro sociale: “Nello stesso giorno al tribunale di Cremona, Kuljit, il ragazzo infamato dal delatore, verrà processato in primo grado anche lui con l’accusa di devastazione e saccheggio. Il 13-12 dovrebbe finire l’intero primo grado e parte del secondo, dopo che Sam e Gianmarco furono condannati a 10 mesi per resistenza e danneggiamento (insieme all’unica assoluzione di Filippo) nel secondo filone di questo processo, lo scorso luglio. Lorsignori corrono veloci e vogliono fare in fretta per mettere una pietra tombale sulla stupenda giornata del 24 gennaio, di cui gli echi risuonano ancora a Cremona e altrove”.

In conclusione, “il 13-12 saremo al tribunale di Brescia per portare avanti lo spirito di quella giornata. Contro sbirri, fascisti, istituzioni e infami niente è finito, perché i frammenti di rivolta di quella giornata possano continuare a scaldare i cuori di chi sente che la libertà è un sentiero del tutto impervio ma imprescindibile per tentare di vivere una vita senza oppressione”.

Interviene anche lo spazio Foa Boccaccio di Monza, segnalando di aver “organizzato, per domenica 11 dicembre,  un pranzo di solidarietà per il compagno Emilio di Cremona sotto processo dopo essere stato ridotto in fin di vita dalle carogne fasciste davanti al centro sociale Dordoni. Seguirà dibattito con la presenza dell’avvocato difensore, Benedetto Ciccarone.  A quell’infame aggressione si rispose il 24 gennaio 2015 con un grosso e determinato corteo antifascista e anticapitalista su cui la repressione dello stato si accanì mesi dopo con l’ennesima accusa di devastazione e saccheggio. Tale processo riprenderà con la prima (e forse unica) udienza il 13 dicembre al tribunale di Brescia. Per questo parteciperà al pranzo anche uno degli imputati che subirono in primo grado una condanna di 4 anni”.