Acabnews Bologna

“Boicotta Granarolo”, blocchi e poi azione alla Coop

Stamattina picchetti davanti ai cancelli, poi corteo interno in un supermercato di San Donato ed infine passaggio sotto la Legacoop: “Noi facchini della dignità, voi cooperative della mafia e dello sfruttamento”.

12 Dicembre 2013 - 18:14

A Bologna le iniziative di lotta per la giornata nazionale di boicottaggio alla Granarolo sono iniziate alle 6.00 del mattino proprio davanti ai cancelli della multinazionale dello sfruttamento. In un centinaio tra facchini e solidali hanno picchettato e bloccato il traffico dei prodotti Granarolo. Il blocco è terminato verso le 10:00 del mattino per essere rideclinato in una nuova azione di boicottaggio al punto Coop del quartiere S.Donato. Un corteo interno al supermercato ha informato la clientela delle condizioni di sfruttamento che la Granarolo opera nei suoi magazzini. La protesta è giunta infine nella vicina sede della Lega delle Cooperative, dove con slogan e uno striscione che recitava “Noi facchini della dignità, voi cooperative della mafia e dello sfruttamento” si è voluto rispondere all’ignobile accusa che propria per bocca del suo presidente Giovanni Monti, La Lega delle Cooperative ha rivolto ai facchini definendoli “pericolosi come mafiosi”.

Facchini che garantiscono guadagni milionari al finto cooperativismo emiliano e che da 7 mesi lottano instancabilmente per vedere riconosciuta la propria dignità e i propri diritti.
Le iniziative di lotta continueranno e si intensificheranno fintanto che i facchini non saranno rispettati dallo strapotere cooperativo che si può permettere di non rispettare un accordo siglato alla prefettura di Bologna in base al quale i lavoratori dovevano già essere assunti in 23 (entro il 31 ottobre).

Un potere quello delle cooperative che sempre per conto del suo presidente Giovanni Monti  fa sapere di essere massimamente  solidale con la giunta e i suoi consiglieri rispetto alle “spese pazze” di cui si sono resi responsabili.

Registriamo ancora una volta come il potere politico che governa la città si stringa solidale nella difesa dei propri interessi in puro stile mafioso. E non contento delle sofferenze inflitte agli operai si prodiga anche in provocazioni becere come quello del signor Monti, o delle procura che ha aspettato proprio la giornata di boicottaggio contro Granarolo, per annunciare la chiusura delle indagini contro alcuni militanti antagonisti per i fatti avvenuti all’ingresso del magazzino Ikea circa un anno.

Come Laboratorio Crash! non daremo tregua all’arroganza di questi sfruttatori e staremo sempre al fianco di chi sta combattendo la propria battaglia volta ad affermare condizioni di vita dignitose.

Laboratorio Crash