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Banca Rotta protesta in Comune, ma dall’amministrazione nessuna apertura

Ieri presidio in piazza Maggiore, poi sit-in rumoroso davanti alla porta del sindaco e in serata attiviste e attivisti ricevuti dalla vicesindaca, ma la posizione della Giunta non si muove dall’invito a partecipare a nuovi bandi. Contro l’amministrazione anche Sgb: “Su di noi parole di una gravità inaudita”.

12 Aprile 2022 - 12:27

È andato a vuoto l’incontro, ieri sera a Palazzo d’Accursio, tra le attiviste e gli attivisti di Banca Rotta e la vicesindaca Emily Clancy: il Comune ha fatto sapere di avere reiterato l’inviato a partecipare nuovi bandi, per poi precisare che tra i nodi irrisolti ci sarebbe quello della presenza di un referente titolare responsabile del contratto. “Valuteremo il da farsi, ma non possiamo accettare supinamente questa cosa – è il primo commento da Banca Rotta – lo spazio non era solo il bisogno di un gruppo ristretto, ma era una sperimentazione che serviva alla città e anche al Comune. Lo abbiamo fatto per passione politica e non per interesse personale. Invece hanno cancellato di fatto quel percorso. C’è grande delusione e la constatazione di una grande arroganza da parte del Comune”.

La giornata era iniziata con un presidio in piazza Maggiore, dal quale le e gli ex occupanti e loro solidali erano poi saliti con tanto di striscione nei corridoi del palazzo comunale, fino alla porta delle stanze del SIndaco, con tanto di striscione, megafono e musica ad alto volume. Il sit-in era stato sciolto dopo un paio d’ore dopo che era stato accordato l’incontro che ha avuto luogo nelle ore successive, fino alla nuova fumata nera.

Contro l’amministrazione, intanto, va all’attacco anche Sgb dopo le polemiche degli ultimi giorni intorno al video-intervento registrato da un dirigente del sindacato davanti alla sede di Coalizione civica recentemente imbrattata. “Le parole del sindaco che in riferimento al video di Sgb parla di violenza verbale e anni bui della nostra storia- scrive la sigla di base in un comunicato- sono di una gravità inaudita in quanto in sostanza ci paragona alle pratiche terroristiche. Una vera e propria intimidazione al pari di quelle più subdole di chi come la vice sindaca si atteggia a vittima e chiama a raccolta i suoi adepti a difendere il proprio operato dalla presunta violenza di Sgb. Utilizzano questi metodi perché non concepiscono che vi sia opposizione sociale all’attuale amministrazione. Questi sono i tempi bui! Ci spieghino quale sono le parole e le frasi violente del video che è tuttora pubblicato su Facebook, oppure è violenza parlare pubblicamente alla vice sindaca, davanti alla sede Acer utilizzata dal suo partito, che nonostante un effluvio di parole parlate e scritte non ha mai accettato nemmeno un incontro con Sgb? Questi sono i tempi bui! Un tentativo di ribaltare i fatti, facendo apparire come vittime coloro che in realtà sono gli artefici di politiche repressive nei confronti di gran parte dei loro dipendenti. Cosa c’è di più anti democratico e violento che negare la partecipazione dei lavoratori ad assemblee, impedendo così la possibilità ai lavoratori stessi di discutere liberamente delle politiche dell’amministrazione e decidere come comportarsi in merito? Questi sono tempi bui!”.