Manca solo la data. I delegati Cub-Cobas: “Già avviate le procedure”. Ieri, intanto, è andato in scena un nuovo flash mob nel cortile di Palazzo D’Accursio.
Sciopero in vista per i dipendenti del Comune per protestare contro il giro di vite deciso dall’amministrazione sia sul diritto di assemblea che sulle sedi sindacali. Lo proclameranno i delegati Cub-Cobas: “Abbiamo aperto la procedura di raffreddamento inviando tutta la documentazione in Prefettura, quindi andremo ad uno sciopero anche se non abbiamo ancora una data chiara perchè c’è un iter da seguire. Intanto lo proclameremo come Cub-Cobas perchè i tempi sono stretti, ma ovviamente siamo aperti al dialogo con le altre sigle”. Nel frattempo ieri mattina, come annunciato, è andato in scena un nuovo flash mob di protesta, organizzato questa volta nel cortile del pozzo di Palazzo D’Accursio e non (come in precedenza) sotto i nuovi uffici di piazza Liber Paradisus. Non sono cambiate, invece, le modalità: dopo aver allestito uno scenario composto da lumini da cimitero, si recita una sorta di messa per celebrare la “morte della democrazia”.
Sul tema specifico delle sedi, dopo le prime proteste il Comune ha respinto le accuse affermando di limitarsi ad applicare il Contratto nazionale. La contro-replica firmata Cub-Cobas: “Le sedi ci sono sempre state, da anni. Non è vero secondo noi che c’è bisogno di trovare ulteriori spazi e non capiamo perchè succeda proprio in questo momento. Dopo che hanno deciso di applicare il Contratto alla lettera per le assemblee, ora lo fanno anche per le sedi ma c’erano delle consuetudini che per noi erano molto valide”.