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Aperti i cancelli dell’ex Stamoto: “Ecco cosa viene sottratto alla cittadinanza”

Un modo per “permettere alla cittadinanza di attraversare una delle più grandi aree militari dismesse in città, uno tra i numerosi spazi pubblici dei quali non è possibile fruire”, spiega la rete D(i)ritti alla città, sottolineando che sull’area “il Comune ha stipulato un accordo con il ministero della Difesa che contiene una clausola di segretezza”.

11 Dicembre 2021 - 18:02

“Questa mattina, sabato 11 dicembre, D(i)ritti alla città, rete per gli spazi pubblici, ha aperto i cancelli della ex caserma Stamoto di Bologna, per permettere alla cittadinanza di attraversare una delle più grandi aree militari dismesse in città (14 ettari), uno tra i numerosi spazi pubblici dei quali non è possibile fruire”. D(i)ritti alla città lo segnala con un comunicato che riporta il programma della giornata (pranzo popolare, vin brulè, parata musical, giochi e laboratori per bambini, punto di informazione Stamoto, laboratorio serigrafia) pensato per restare all’interno dell’area fino alle 16,30. “Un momento di incontro e socialità convocato per sensibilizzare e informare sul destino degli spazi pubblici dismessi a Bologna . Essi sono una risorsa essenziale per la collettività e per la ridefinizione del vivere urbano. Forte è la preoccupazione che su queste aree gravino progetti di ulteriore cementificazione che non tengano conto di possibili destinazioni per uso collettivo, laddove invece sempre più intenso è il processo di privatizzazione degli spazi pubblici della città”, scrive D(i)ritti alla città: “Sulla Stamoto il Comune di Bologna ha stipulato un accordo con il ministero della Difesa che contiene una clausola di segretezza: le cittadine e i cittadini nulla sanno di quanto si sta decidendo per la trasformazione di quest’area”.