Dalle 15 alle 18 i precari autorganizzati si astengono dal lavoro, senza preavviso: «Vogliamo una trattativa con i nuovi proprietari dei locali». Il negozio chiuderà a fine anno.
Resta caldo il clima al Castorama Lame, dove una quindicina di precari, autorganizzati senza alcun rapporto con i sindacati, si stanno nuovamente astenendo dal lavoro, senza alcun preavviso, dalle 15 di oggi pomeriggio, e hanno annunciato l’intenzione di proseguire fino alle 18.
Al centro della protesta, la prospettiva di perdere il lavoro quando a Gennaio il grande magazzino chiuderà i battenti, a causa dell’acquisto della catena da parte del colosso francese Leroy Merlin. Mentre scriviamo, sono davanti al negozio, con megafono e musica, spiegando la situazione ai clienti del centro commerciale Navile. Non è stato possibile, a differenza di martedì scorso, calare uno strisicone dal tetto, poiché la direzione ha chiuso tutte le porte d’accesso.
«Vogliamo portare la direzione ad aprire una trattativa diretta con i lavoratori», spiega uno dei precari e «aprire un corridoio privilegiato con i nuovi acquirenti dei locali» che saranno lasciati da Castorama.
Intanto, tre precari hanno già perso il lavoro nella scorsa settimana, e altri sono stati già spostati al Leroy Merlin del centro commerciale Meraville, a sette chilometri di distanza. Per i dimostranti, «un tentativo di sfaldarci e di impedire che continuino le proteste qui al centro Navile»