Acabnews Bologna

Ancora lavoro nero nei padiglioni della Fiera

Due ditte interessate dai controlli effettuati durante l’allestimenti di Eima international: una multata, l’altra sospesa. Intanto, l’Sgb segnala che “il combinato disposto dell’entrata in vigore del green pass e della fine del lavoro a distanza negli enti pubblici, come avevamo previsto e denunciato, sta creando un caos senza precedenti anche negli enti del nostro territorio”.

19 Ottobre 2021 - 15:39

Ancora lavoro irregolare tra gli stand della Fiera di Bologna: stavolta i controlli hanno rilevato la presenza di quattro lavoratori impiegati in nero durante le operazioni di allestimento di Eima international. Due le ditte coinvolte. In un caso, a carico del titolare è scattata una multa di 3.000 euro. Nell’altro, l’azienda è stata sospesa dall’attività: i due lavoratori coinvolti, egiziani, sono risultati anche non in regola con il permesso di soggiorno e per questo sia loro che il titolare, anch’egli egiziano, sono stati denunciati.

Intanto l’Sgb segnala che “il combinato disposto dell’entrata in vigore del green pass e della fine del lavoro a distanza negli enti pubblici, come avevamo previsto e denunciato, sta creando un caos senza precedenti anche negli enti del nostro territorio. A fronte di decreti e circolari applicative, utili principalmente a distrarre l’attenzione dai problemi reali dei lavoratori e in contrasto con la legislazione precedente, piene di buchi e contraddizioni, ogni ente si arrabbatta e fa da sè interpretando il caos voluto e perseguito in particolare dal ministro Brunetta e come sempre a rimetterci sono i lavoratori”. L’Sgb rileva problemi in difficoltà al Comune di Bologna, alla Regione Emilia-Romagna e all’Ergo. Inoltre, il sindacato di base si concentra anche sulla situazione “molto pesante e pericolosa degli spazi fisici lavorativi che sono generalmente insufficienti per garantire la sicurezza e postazioni sufficienti, in generale e soprattutto ora in fase pandemica ancora in atto. Sono infatti molti gli enti che in questo anno e mezzo hanno diminuito il numero di uffici per risparmiare su affitti e costi, oppure hanno aggiunto all’esistente le neo assunzioni e che ora vogliono imporre improbabili rotazioni su postazioni inadeguate, fino ad arrivare ad un blocco delle assunzioni proprio perchè non ci sono postazioni sufficienti”.