La nona tappa dello Speciale di Zic.it: una conversazione sul ribaltamento degli stilemi della trap o del rap più classico, in primo luogo rispetto al machismo, alla misoginia, ai soldi, per "intaccare le certezze precostituite dalla ideologia consumistico-capitalista".
Che succede al rap? Parla Ted Bee: “Con la pandemia né aggregazione, né passaggio del testimone”
Perché una canzone su Genova vent’anni dopo il G8? “Per chi appartiene alla mia generazione, per me in particolare, è stato un evento cruciale per quanto riguarda la presa di coscienza sul mondo. Finisce quella leggerezza che caratterizzava soprattutto un certo pop punk di fine millennio e si passa ad atmosfere più cupe e tese”.
Il 2021 in movimento di Zic.it [foto]
Un anno di mobilitazioni e notizie a Bologna attraverso la classifica degli articoli più letti, gli editoriali e gli speciali pubblicati nel corso dell'ultimo anno dal nostro quotidiano online autogestito, il fotoracconto di dodici mesi di lotte.
Che succede al rap? Parla Dj FastCut: “In Italia due scene parallele. Una spinta dal mercato, una libera di dire ciò che vuole”
Settimo appuntamento con lo speciale di Zic.it: con FastCut parliamo di poeti estinti e dell'artista come rivoluzionario, di antifascismo e dello spazio delle donne nell'ambiente rap, di "gangsta" e mafia, di brani che devono parlare di politica ma senza dimenticare che "serve anche un po’ di leggerezza, un po' di cattiveria, un po' di tristezza".
Che succede al rap? Nasce la Piattaforma Pablo Hasél Libero
Riceviamo dal Collettivo Kasciavìt e dal Csa Baraonda di Milano la segnalazione della nascita di un progetto incentrato sulla vicenda del rapper catalano arrestato in Spagna per i contenuti di alcune sue canzoni e le posizioni espresse sui social: prosegue così lo speciale di Zic.it dedicato al rap.
Che succede al rap? Parla Picciotto: “Il mainstream è un’occasione, sta a noi instillare domande e riflessioni”
La quinta tappa del ciclo di dialoghi di Zic.it sul rap: l'intervista a Picciotto spazia dai primi sound system nelle manifestazioni di piazza all'attenzione per lo storytelling, tra “musica che resta” in mezzo a tanta “musica fast food”, passando per Genova 2001 e i laboratori nelle scuole.
Che succede al rap? Parla Aban: “Nato per tirare fuori le persone dalla merda, oggi in mano a qualche manager idiota”
Quarta puntata dell'approfondimento di Zic.it sul rap: Aban ci parla di Dax e di antifascismo, di violenza poliziesca e artisti mainstream indifferenti, delle radici che affondano nei centri sociali e della "deriva da discoteca", del tema delle dipendenze e di quanto può essere preziosa la strada.
Che succede al rap? Parla Principe: “Oggi la scena è fatta da gente che non sa neanche cosa siano l’hip hop e i suoi valori”
Il terzo capitolo del viaggio di Zic.it nel mondo del rap: anche con Principe parliamo libertà di espressione ("Ce la limitiamo da soli con una atavica mancanza di cultura"), di spazi occupati, di maschilismo e delle/i lavoratrici/ori dello spettacolo. E di una lettera indirizzata a Marchionne durante i 23 anni passati in fonderia.
Che succede al rap? Parla Kento: “E’ temuto dal potere, ma in Italia difficoltà endemica a prendere posizione”
Su Zic.it la seconda puntata di una serie di interviste a rapper e dj della scena hip hop. Kento ci parla di repressione a carico degli artisti e libertà di parola, della necessità di superare la misoginia dei testi, degli "spazi davvero nostri perchè ce li prendiamo" e del bagno di realtà portato dalla pandemia.
Che succede al rap? Parla Inoki: “Lo vedo male, ma nei giovanissimi c’è ancora tanta rabbia”
Su Zic.it la prima di una serie di interviste ad alcuni tra i rapper e i dj più legati all’immaginario hip hop. Con Inoki discutiamo di libertà d'espressione e spazi autogestiti, della crisi subita in questi mesi dalle/i lavoratrici/ori dello spettacolo e del problema del maschilismo, dell'impoverimento culturale di Bologna e dello strapotere del marketing.
Solidarizzavano con Pablo Hasel: due studenti dell’Alma Mater sanzionati
Si tratta di due attivisti di Noi Restiamo che stavano partecipando a un'iniziativa in sostegno del rapper catalano arrestato nelle scorse settimane, rende noto il collettivo: "Quasi mille euro per un manifesto di carta attaccato su un muro con acqua e farina".
“Dagli studenti di Bologna solidarietà a Pablo Hasel”
Noi Restiamo ha manifestato oggi a sostegno del rapper comunista e indipendentista catalano arrestato all'interno dell'università per una canzone in cui contestava lo stato spagnolo.