Acabnews Bologna

Profughi dall’Ucraina: ma l’accoglienza non è uguale per tutti

Il Coordinamento Migranti segnala la situazione di persone arrivate a Bologna “che per ‘colpa’ della pelle nera non hanno ricevuto i documenti e sono state spedite nei centri d’accoglienza senza sapere cosa sarà delle loro vite. Questo mostra che non può esserci opposizione alla guerra senza stare dalla parte delle donne e degli uomini migranti”.

06 Aprile 2022 - 12:41

Domenica “una bella e partecipata assemblea di migranti del centro Mattei e di altre strutture dell’accoglienza bolognese ha deciso di proseguire senza esitazioni la lotta per cancellare le multe e le espulsioni che hanno colpito i richiedenti asilo negli ultimi mesi”, riferisce il Coordinamento Migranti. “Sappiamo che multe ed espulsioni possono essere cancellate, perché sappiamo bene che sono provvedimenti politici per svuotare i centri di accoglienza e impoverire ancora di più i migranti, indurendo la condizione di ricatto in cui già vivono per colpa del permesso di soggiorno. Non accettiamo ‘punizioni’ per chi ha lavorato per guadagnarsi da vivere, anche nei mesi più difficili della pandemia, così come non accettiamo che le decisioni prese dalla Prefettura vengano rinviate e scaricate altrove”.

Tra i migranti presenti, segnala poi il Coordinamento, “vi erano anche profughi della guerra in Ucraina, che per ‘colpa’ della pelle nera non hanno ricevuto i documenti e sono stati spediti nei centri di accoglienza senza sapere che cosa ne sarà delle loro vite. Questo mostra che non può esserci opposizione alla guerra senza stare dalla parte delle donne e degli uomini migranti. Per tutte queste ragioni, per cancellare multe ed espulsioni, per chiudere finalmente il centro Mattei e garantire ai migranti un’accoglienza negli appartamenti, scenderemo in piazza sabato 7 maggio con un presidio che farà sentire alle istituzioni cittadine la voce unita di donne e uomini, migranti e richiedenti asilo”.