Acabnews Bologna

::: Notizie brevi :::

Blitz Usb alla Conad in solidarietà lavoratori magazzini Finiper a rischio licenziamento | Sindacati di base commentano accordo fiera | Pugno Chiuso: “Sfratto rinviato al 25 luglio” | ‘Imola identitaria’ strappa affissioni da bacheca anarchici | Aggressione Candilejas, tre indagati | Nasce rete contro Tram: “Non lasciare battaglia alla destra”.

21 Giugno 2019 - 18:27

“La Finiper Spa proprietaria dei supermercati Iper, che possiede il 20,5 % del mercato della Grande Distribuzione Organizzata in Italia e fattura più di 2 miliardi all’anno, ha deciso di sbarazzarsi di 170 lavoratori, per la maggior parte facchini che smistano le merci e i prodotti alimentari nella piattaforma di Soresina (Cr) per circa 20 supermercati dislocati nei centri commerciali del nord Italia”. Per questo”in contemporanea con altre città del nord italia” ieri pomeriggio alcuni attivisti di Usb sono entrati con striscione e megafono ieri pomeriggio nella Conad di via Emilia Levante (la catena ha una partnesrship con Finiper) comunicando la vicenda ai clienti. I facchini presidiano “da diversi giorni il magazzino dove lavorano – si legge nel comunicato del sindacato – Iper e Forze dell’ordine per far uscire le merci hanno aggredito i lavoratori con i propri figli con cariche e lacrimogeni, causando tanti feriti tra i quali un lavoratore rischia di perdere la gamba”.

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Sempre Usb ha commentato l’accordo firmato nei giorni scorsi su BolognaFiere: “La scelta dei lavoratori arriva a seguito di una discussione importante che ha fatto il punto sui tre anni di vertenza”, dalle mobilitazioni del 2016 “per impedire il tentativo di licenziamento di 123 part time, passando per la mobilitazione contro la modifica dello Statuto Societario, fino al tentativo dello scorso anno, anche questo bloccato, di operare lo spin off tra la parte immobiliare e la gestione delle fiere da parte della proprietà e della direzione aziendale. Un accordo che mette il punto sulla salvaguardia di un modello che in questi anni i lavoratori hanno difeso con le unghie e con i denti. Modello che rappresenta un unicum in Italia, in un settore che utilizza a mani basse personale esternalizzato, stage e tirocini gratuiti”, quello “dell’assunzione diretta da parte della Fiera di Bologna, che determina il numero minimo di presenze in quartiere, al di sotto del quale bisognerà assumere nuovo personale a tempo indeterminato”.

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Contrario invece all’accordo con BolognaFiere il Sindacato Generale di Base: “Lo scorso mercoledì 19 giugno si è svolta l’assemblea generale dei lavoratori di BolognaFiere Spa”, che “doveva discutere ma non votare”, e invece “hanno invece deciso di votare in fretta e furia. La discussione è stata quasi inesistente, solo 4 lavoratori sono intervenuti, è stata caotica i Si hanno vinto con 69 voti, ma si tratta pur sempre di una minoranza dei lavoratori”. Prosegue Sgb: “Continueremo la mobilitazione anche fuori dai tavoli e come primo appuntamento andremo a chiedere conto a coloro che oggi governano e proclamano lo ‘stop all’italia fondata sul precariato’. Governanti che non pare tengano conto dell’enorme falla lasciata dal decreto dignità che è l’esclusione da tutti i paletti che impongono l’assunzione da tempo determinato a tempo indeterminato: La stagionalità”. Si legge in conclusione: “Per questi motivi sabato 29 giugno saremo con i precari di BolognaFiere e in solidarietà, come sempre, ai Riders, a chiedere conto al vice premier Luigi Di Maio che sarà presente a Bologna in Piazza della costituzione dalle ore 9,30”.

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L’associazione sindacale Pugno Chiuso denuncia la vicenda di Veronica, una ragazza che “vive in casa popolare da quando era minorenne e quando il padre meccanico e già ammalato ha ottenuto non senza dovere sbattere i pugni un’assegnazione emergenziale di tre anni”. Alla morte del padre, a contratto ancora in essere, “Veronica non è ancora maggiorenne ma già ritenuta abusiva. Quando pochi mesi dopo diventa maggiorenne le viene fatto pagare un mensile, maggiorato di multa per occupazione, che fino ad ora ha sempre pagato, nonostante le non poche difficoltà economiche e personali”. Ieri mattina “hanno provato a cacciarla. L’ufficiale giudiziario ha fatto allontanare” un attivista dell’associazione presente negando alla giovane “di avere alcun tipo di difesa legale e sindacale, alla fine è stata Acer a concederle un rinvio fino al 25 luglio. Potremmo occupare Acer domattina ma stavolta vogliamo una risposta dai politici del Pd, è così che volete trattare i figli della classe operaia nella vostra Bologna?”.

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“Tramite un post su Facebook Imola Identitaria si vanta di aver ripulito la bacheca anarchica su sollecitazione di alcuni ‘vicini che lamentavano puzza da zecca’. Vorremmo ricordare a questi signori che le zecche non puzzano! Quelle sono le cimici! Comunque siamo contenti che abbiano preso la nostra stampa… almeno forse impareranno a scrivere”, ironizza l’Assemblea degli anarchici imolesi, a cui va anche la solidarietà di Imola Antifascista.

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Due 16enni e un 46enne, tutti italiani, identificati tramite telecamere di videosorveglianza, sono indagati per l’aggressione omofoba ai danni di due ragazzi avvenuta il 15 aprile fuori dal club ‘Candilejas’ in via Bentini, in zona Corticella a Bologna. Secondo gli inquirenti non farebbero parte di nessun gruppo politico.

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Si è costituita una Rete cittadina per un trasporto utile ecologico e gratuito, per “avviare una riflessione” sul nuovo progetto della Linea Rossa del Tram, “che investe una quantità enorme di soldi pubblici per in un opera di scarsa o nulla utilità per i cittadini e per le fasce popolari della città”. Secondo la Rete, si tratterebbe di  “una grande opera inutile” e “per non lasciare in mano alla destra una battaglia sterile che non mette al centro l’ppposizione popolare a quest opera fatta a solo beneficio di speculatori e turisti” è stata indetta “un’assemblea informativa e di confronto, in piazza dell Unità mercoledì 3 luglio alle 18,30, a cui parteciperanno diverse realtà cittadine e i compagni di Firenze attivisti del comitato contro il Tram”.