La misura cautelare per l’ex neofascista condannato in primo grado come quinto esecutore dell’attentato del 2 agosto 1980 è stata disposta dalla Corte d’assise d’appello in seguito ad alcune intercettazioni.
La Corte d’Assise d’appello di Bologna ha disposto l’arresto dell’ex militante dell’organizzazione neofascista Avanguardia Nazionale, condannato in primo grado all’ergastolo nell’aprile 2022 per concorso nell’attentato esplosivo che il 2 agosto 1980 alla Stazione uccise 85 persone e ne ferì 200.
A quanto si apprende, i giudici avrebbero rilevato l’intenzione di commettere altri reati, in base a intercettazioni nelle quali Bellini pronuncia frasi minacciose nei confronti dell’ex moglie, testimone chiave del processo, e verso il figlio del presidente della Corte d’assise da cui è stato condannato, del quale aveva anche mostrato di conoscere il luogo di lavoro.