Storia e memoria

Roma / No Fini-Giovanardi, un fiume in piena [foto+video]

Decine di migliaia sulle sponde del Tevere alla street parade antiproibizionista, pochi giorni prima che la consulta si pronunci sulla legge. Allontanato Pannella.

09 Febbraio 2014 - 11:14

“Autoproduzione unica soluzione”, è questa la risposta corale dei trentamila (secondo gli organizzatori) che hanno preso parte alla manifestazione nazionale indetta dal movimento antiproibizionista, in vista della decisione della Corte costituzionale sulla legislazione in materia di sostanze psicotrope varata nel 2006, attesa martedì 11.

Al concentramento hano fatto una breve comparsa anche alcuni esponenti dei radicali, tra cui Marco Pannella: dopo aver stazionato a lungo protetti dalla polizia, sono stati allonati a grida, insulti e sputi da molti manifestanti che contestavano le posizioni liberiste del partito: “Questa non è la vostra piazza”.

Dopo le 15 la street parade è potuta partire. Tra musica elettronica, reggae, ska, ha percorso entrambe le rive del Tevere tra la Bocca della Verità e il carcere di Regina Coeli, dove sono stati esplosi fuochi pirotecnici in solidarietà ai reclusi. “Vi vogliamo fuori”, ripetevano gli interventi dai sound system, ricordando anche più volte i numerosi casi di assassini di Polizia: Federico Aldrovandi a Stefano Cucchi, Aldo Bianzino, Giuseppe Uva

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