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“Vogliamo il 100% di servizi e salari”

Da parte di Sgb e Comitato Autismo 365 presidio sotto al Comune e interruzione dei lavori del Consiglio “per dire no alla scelta della Giunta di non garantire i servizi ai bambini portatori di disabilità impedendo loro la frequentazione al pari dei loro coetanei dei centri estivi e contestualmente ridurre il salario delle educatrici”.

05 Luglio 2022 - 10:36

“Vogliamo il 100% di servizi e salari. Due facce della stessa medaglia”. Assemblea e presidio davanti al Comune, nel pomeriggio di ieri, su iniziativa del Comitato Autismo 365 e di Sgb, “per dire no alla scelta della Giunta di non garantire i servizi ai bambini portatori di disabilità impedendo loro la frequentazione al pari dei loro coetanei dei centri estivi e contestualmente ridurre il salario delle educatrici”. Queste, nel dettaglio, le ragioni della protesta: “Da una parte ci sono le educatrici e gli educatori dei servizi per l’integrazione scolastica degli alunni portatori di disabilità, che rivendicano da anni continuità lavorativa e salariale al 100% per 12 mesi l’anno, ma ogni estate, e non solo, in ogni occasione di chiusura dei servizi, si ritrovano con tagli drastici di ore lavorate e buchi salariali. Dall’altra ci sono bambini e bambine, ragazzi e ragazze portatori di disabilità, che hanno diritto ad essere affiancati dalle figure educative e che si ritrovano nell’impossibilità di frequentare, al pari dei loro coetanei, il centro estivo e spesso anche la scuola, venendo penalizzati in quanto ‘diversi’. Parimenti, le loro famiglie sono costrette a tenere i figli a casa, usufruendo di ferie e permessi, oltre ad essere gravate in modo esasperante nel loro ruolo di care givers. Queste due ingiustizie sociali, facce della stessa medaglia, rappresentate dalle lavoratrici e dai lavoratori di Sgb e dai genitori del Comitato Autismo 365 si sono incontrate, ed hanno deciso di navigare insieme in questo mare tempestoso di tagli ai servizi pubblici svenduti tramite appalti al miglior offerente. Abbiamo delle proposte concrete da discutere tra di noi, ma anche delle richieste immediate da fare al sindaco di Bologna e della Città metropolitana: farsi carico di garantire servizi di qualità e lavoro dignitoso al 100% per 12 mesi all’anno, dando copertura di spesa e valutando l’internalizzazione del servizio che ad oggi, pur costando molti milioni di euro all’anno, non li garantisce”. Sotto le finestre del Comune, quindi, il Comitato e Sgb hanno portato la richiesta di un incontro congiunto “per aprire un tavolo che dialoghi in modo continuativo e costruttivo, dando risposte ai genitori e alle lavoratrici. Più servizi per l’autonomia e l’integrazione scolastica. Non ci adatteremo mai ad essere cittadini di serie B! Vogliamo garantiti servizi e lavoro al 100% e di qualità per tutte e tutti”.

L’iniziativa era stata “annunciata da alcune settimane anche con una lettera formale all’assessore Ara (Istruzione) al sindaco Lepore (delega Integrazione socio-sanitaria) alla vicesindaca Clancy (Pari opportunità e Contrasto alle discriminazioni) e all’assessore Rizzo Nervo (Welfare e fragilità) ai quali è stato chiesto inutilmente di incontrare una delegazione di Sgb e del Comitato. La convocazione- spiega Sgb- ci è stata inviata mezz’ora prima del presidio dalla segreteria dell’assessore Ara, ora in ferie, per il 18 luglio prossimo a pochi giorni dalla chiusura dei centri estivi. Abbiamo quindi deciso di interrompere il Consiglio comunale e di invitare i consiglieri interessati a raggiungere il presidio. Diversi consiglieri di opposizione ed alcuni di maggioranza ci hanno raggiunto e li ringraziamo. Lavoreremo con tutti coloro che intendono sostenere la nostra battaglia comune che non si fermerà qui. Una battaglia la nostra che rivendica diritti sociali e di civiltà di chi non si arrende alle scelte di una giunta che vuole risparmiare sul lavoro e sull’inclusione!”.