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“Via l’Iva dagli assorbenti: una settimana non ci basta!”

Azione comunicativa di Tpo e Làbas nei negozi Coop e Tigotà: “La lotta alla tassazione sugli assorbenti non è solo una questione economica, ma anche e soprattutto politica. Le mestruazioni non sono una colpa, non sono un lusso e non sono un tabù”.

06 Marzo 2021 - 15:38

“Avere le mestruazioni non è una scelta né un lusso: una settimana all’anno non basta! Stamattina siamo state in diverse Coop e Tigotà a Bologna dove, per questa settimana si svolge l’iniziativa ‘Close the Gap’ – che prevede la riduzione dell’Iva su alcuni prodotti igienici -, per ricordare che una settimana non ci basta!”. Lo segnala un comunicato a firma Lə compagnə di Làbas e Tpo. “Il periodo fertile di una donna dura in media 40 anni, il che significa circa 480 cicli mestruali, per un consumo complessivo che va dai 10.000 ai 14.000 assorbenti per ogni donna, per una spesa totale fra i 3.300 e i 4.600 Euro. Considerato lo stipendio medio di una donna in Italia, si tratta di almeno quattro stipendi spesi per le proprie mestruazioni. Detassare gli assorbenti per una settimana non è abbastanza, soprattutto in un contesto pandemico in cui le donne e le libere soggettività rappresentano la categoria più colpita dalle conseguenze della pandemia sull’occupazione. (Sulle 444000 persone che hanno perso il lavoro nel 2020, 312000 sono donne; dati Istat). In Italia, dal 2019, l’Iva sugli assorbenti è stata ridotta al 5%, solo sui prodotti biodegradabili e sulle coppette mestruali. Questo provvedimento non è abbastanza. Gli assorbenti biodegradabili hanno un costo di base molto maggiore e quindi non tuttə se li possono permettere, così come le coppette mestruali, per questioni anatomiche, non sono adatte a tuttə. Questi due prodotti coprono meno dell’1% totale degli assorbenti venduti in Italia mentre gli assorbenti più comuni ed ‘economici’, continuano ad essere tassati con l’Iva al 22%, la stessa che si applica per i beni di lusso e non essenziali. Perché poi è un gruppo ristretto di persone, perlopiù composto da maschi cisgender, a decidere quale prodotto igienico tassare al 4% e quale al 22%? La lotta alla tassazione sugli assorbenti non è solo una questione economica, ma anche e soprattutto politica. Le mestruazioni non sono una colpa, non sono un lusso e non sono un tabù”.