L’intervento di polizia e Acer “non era necessario”, afferma l’Arci: eppure gli agenti per entrare hanno sfondato infissi e maniglioni antipanico che erano stati appena installati.
Lo sgombero della palestra “Gino Milli” di via Gandusio ha provocato danni per 4.500 euro. L’informazione è stata resa nota durante la presentazione dell’inaugurazione della palestra (prevista per il 6 maggio) che sarà gestita dal circolo Arci Guernelli con la collaborazione delle palestre popolari Stevenson e Vag61, la polisportiva Il Grinta, l’associazione Leib-Il corpo che resiste e il gruppo di ginnaste Le donne in blu. I danni “potevano essere evitati”, ha dichiarato l’Arci, dato che “il dialogo con gli occupanti era ben avviato” e a quel punto l’intervento della Polizia e di Acer (proprietaria della palestra) “non era necessario”. L’Acer è intervenuta “come se la palestra fosse nelle condizioni in cui si trovava 15 anni fa, senza tener conto dei lavori di riqualificazione eseguiti negli ultimi anni”, ha sottolineato il Guernelli: il risultato è stato che la palestra è stata sgomberata “sfondando gli infissi dei bagni, e distruggendo i maniglioni antipanico, che invece erano stati appena installati”.