Gli attivisti installano contenitori per il “ticket crossing” alle fermate degli autobus: “Inaccettabile” pensare di aumentare le tariffe, mettere in pratica “agevolazioni per precari, diosccupati, studenti, cassintegrati e pensionati”.
Nel pomeriggio attivisti e attiviste di Làbas hanno installato contenitori per il ticket crossing alle fermate degli autobus in centro, volantinando e comunicando ai cittadini la modalità di condivisione di questa pratica. Interventi contro l’annunciato aumento delle tariffe bus da parte dell’azienda Tper, per una mobilità accessibile a tutti.
Dopo la vergognosa campagna invernale “Io vado e non evado” tesa a criminalizzare chi non riesce più a pagare il biglietto, ora Tper annuncia entro Agosto nuovi aumenti tariffari.
Dopo aver già aumentato il prezzo del biglietto negli ultimi due anni del 20%, ridotto o addirittura tagliato diverse linee urbane, operato licenziamento ed esclusione di parte del personale (lasciando però quasi inalterati i quadri dirigenti lautamente pagati), l’azienda del trasporto pubblico bolognese aumenterà del 4% il prezzo del biglietto orario con la possibilità che arrivi fino ad 1,30 €!
È inaccettabile che nell’attuale momento di crisi economica che porta a una quotidiana perdita di reddito da parte delle fasce sociali più deboli, chi gestisce un servizio pubblico fondamentale come quello del trasporto pubblico cerchi ancora una volta di scaricare il peso delle proprie discutibili scelte aziendali sui propri utenti e colmare così i 9,4 milioni di debito.
Come Làbas crediamo invece che proprio adesso vada incentivata e favorita la fruizione di un diritto come quello alla mobilità, che contribuisce a ridurre i consumi energetici e personali e rendere l’aria respirabile, disincentivando l’utilizzo di mezzi privati. Il servizio pubblico dovrebbe agire per il bene della collettività non per il profitto!
Per questo vogliamo che il prezzo dei biglietti venga abbassato ed adeguato alle sempre più ristrette capacità economiche e che vengano messe in pratica agevolazioni per soggetti come precari-e e disoccupate/i, studentesse e studenti,cassaintegrate/i e pensionate/i.
Nel frattempo non staremo a guardare con le mani in mano, ma vogliamo mettere in campo e condividere sin da adesso pratiche dal basso di resistenza e di tutela del diritto alla mobilità
Il ticket crossing è una di queste: significa continuare a pagare il biglietto, ma sfruttarlo per tutti i suoi 60 minuti, condividendolo tra gli utenti.
Dopo aver obliterato il biglietto e essere giunto a destinazione controlla quanto tempo di validità rimane e in caso passa ad un nuovo passeggero il tuo biglietto oppure deposita il biglietto nel punto di “Ticket crossing” che trovi nei pressi di tante fermate.
Viceversa prima di salire sul bus, controlla che qualcuno non abbia lasciato un biglietto ancora valido nel punto di scambio o a bordo già infilato nell’obliteratrice. Approfitta del minutaggio rimanente e se arrivi prima del termine della validità, ripeti l’operazione!
Làbas vs carovita e crisi!