Fridays for future in Salaborsa con striscione e megafono, mentre attiviste e attivisti di Amanda hanno attacchinato ai Giardini Margherita: "Immaginate cosa succederebbe se qui si disboscasse per fare spazio a un'autostrada". Oggi tutte e tutti in piazza Maggiore durante il consiglio comunale.
Le lacrime di coccodrillo provocano alluvioni: storie di piogge, sgomberi e code chilometriche
Bologna for climate justice: "Mentre il territorio è abbandonato a se stesso, si investono miliardi in opere che lo devastano e lo impermealizzano. Nella crisi climatica non c’è più spazio per il business as usual, e chi lo sostiene, scegliendo di cementificare ancora il territorio per rincorrere profitti per pochi, se ne assume la responsabilità".
Continua il presidio in via Agucchi, nove ancora sul tetto
Da stamattina numerose/i solidali restano nelle vicinanze dello stabile sgomberato e "la programmazione dello spazio continua nel boschetto", si legge sui profili social dell'occupazione. Nel tardo pomeriggio molte/i hanno inforcato la bici per una critical mass nel quartiere.
Scatta lo sgombero di via Agucchi 126
"Persone resistono sul tetto anche con la pioggia", riferiscono le/gli attivisti, invitando chi può a raggiungere la zona per un sit in solidale con ritrovo al civico 320 di via Zanardi: "Traffico macchine bloccato su via Lame. Già alcune decine di persone al presidio".
In marcia e a suon di pentole: continua la mobilitazione contro il Passante [foto]
Ieri trekking a tappe "per visitare alcuni dei luoghi già sconvolti o che saranno sconvolti dall’allargamento della Tangenziale/A14". Oggi, invece, "spentolata" sotto Palazzo D'Accursio durante il Consiglio comunale per ribadire rumorosamente la necessità di una Valutazione di impatto sanitario sul progetto.
Occupato uno stabile sotto esproprio per i cantieri del Passante
Lo spazio è in via Agucchi 126. Oggi c'è stata inoltre un'azione comunicativa di Extinction rebellion alla sede Rai regionale: "Tratti meglio il tema della crisi climatica". Ieri invece ambientaliste/i hanno apposto sul portone del Comune una targa in memoria delle "due piante poste dai cittadini nelle aree di cantiere di Scandellara e immediatamente abbattute".