Il verdetto delle autorità egiziane è arrivato oggi nell'undicesima udienza del processo a carico del ricercatore, arrestato nel 2020 e laureatosi poche settimane fa all'Alma Mater. "Spero che il caso si chiuda e mi sia permesso di viaggiare", aveva scritto Patrick arrivando in tribunale.
::: Notizie brevi :::
Ex studente dell'Ateneo di Bologna morto dopo essere stato arrestato e torturato in Iran | Polizia in Università per sgomberare Base Rossa, poi protesta davanti al rettorato | Ancora smog: misure emergenziali prolungate fino a mercoledì.
“Per Zaki è mancata la pressione internazionale sul Governo egiziano”
Parla un amico del ricercatore arrestato quasi due anni fa in Egitto, partecipando al presidio che si è svolto nella serata di oggi ai Giardini Margherita. Domani nuova udienza: non è escluso che in giornata possa essere comunicata una sentenza.
Zaki, altro rinvio: processo riprende il 7 dicembre
Per la prima volta ai suoi legali è stato concesso di ottenere una copia del fascicolo prodotto dall'accusa. "A ogni prolungamento della detenzione la preoccupazione per la sorte di Patrick aumenta", scrivono le/gli attiviste/i della campagna Patrick Libero. E intanto l'Italia ospita, a Ravenna, il ministro del Petrolio e delle risorse minerarie dell'Egitto.
Zaki, processo aggiornato al 28 settembre
Lo studente era presente alla prima udienza che si è tenuta oggi, in manette e dietro le sbarre. Parlando con il giudice ha detto di non capire per quale motivo ha dovuto trascorrere 18 mesi dietro le sbarre ed ha difeso la sua libertà di espressione. Stasera a Bologna flash mob promosso da Amnesty International.